In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino è stato presentato il progetto “MaaS ToMove” a favore della mobilità sostenibile nella capitale piemontese. L’incontro pubblico, durante il panel “Come immagino la vita nella Città del futuro?”, ha inteso coinvolgere i cittadini nel percorso della città verso transizione ecologica e neutralità climatica.
Questo articolo è il secondo di una serie sul MaaS ed esplora sul versante torinese le soluzioni adottate per le stazioni di sci francesi, pubblicato su Nos Alpes a cura di Corentin Fenard.
Il progetto “MaaS ToMove”
“MaaS ToMove” è coordinato a Torino dalla società comunale 5T e mette a disposizione dei cittadini torinesi e dell’area metropolitana un nuovo modo di muoversi. Utilizzando una delle “super app” di mobilità aderenti al progetto – fra cui “Urbi” e “Wetaxi”, alle quali prossimamente si aggiungeranno “MooneyGo”, “UnipolMove City”, “TABNET” e “ACI Sara Go” – gli utenti avranno la possibilità di organizzare il proprio viaggio utilizzando – con un’unica soluzione tecnologica – i mezzi pubblici di GTT, i taxi, le biciclette e i monopattini in sharing.
Tramite l’applicazione sarà possibile pianificare uno spostamento nonché prenotare o acquistare diversi servizi di trasporto pubblico e condiviso. Al fine di incrementare il numero dei partecipanti, verrà offerto un bonus di 10 euro alle prime 5.000 persone che si registreranno per sperimentare tale nuova modalità di trasporto cittadino. Inoltre, fino a settembre, essi riceveranno ogni mese un cashback pari al 20% di quello che hanno speso nel mese precedente per spostarsi tramite tagli servizi della fino ad un massimo di 20 euro per ogni mese.
Le attività previste dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, quindi nelle scadenze del programma NextGenEU, in Italia organizzato nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza, il corrispondente italiano di France Relance). Per ulteriori informazioni e per prendervi parte è bene rivolgersi al punto informativo unificato della città di Torino – aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 18:00 – situato in Piazza Palazzo di Città 9 oppure collegarsi direttamente sul sito.
La “Mobility as a Service” in Italia
Questa nuova forma di mobilità di “MaaS ToMove” è stata infatti incentivata dal Governo italiano nel 2023 con il progetto “Mobility as a Service for Italy (MaaS for Italy)”. Esso è stato finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per un totale di 40 milioni di euro più 16,9 milioni aggiuntivi stanziati dal Fondo Complementare, a sua volta gestito dal dipartimento per la Trasformazione digitale in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Nell’ambito nazionale italiano, prevede diverse fasi di attuazione, tra cui una prima sperimentazione in città metropolitane tecnologicamente avanzate, definite aree “pilota” (Milano, Napoli e Roma) che si è conclusa nel 2023; a questa ha fatto seguito un’ulteriore sperimentazione in corso di realizzazione in altre tre città metropolitane (Bari, Firenze e appunto Torino) e infine in sette territori (Provincia Autonoma di Bolzano e le Regioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Veneto).
A differenza dell’esperienza per la mobilità in montagna nelle stazioni di sci in Francia – che stanno lavorando anche il MaaS per ridurre gli impatti in CO2 del trasporto turistico – i progetti italiani del PNRR, compreso quello di Torino, sono previsti in zone urbane e di pianura.
Verso la mobilità sostenibile
L’accesso ai servizi “MaaS” sarà aperto a tutti gli operatori della mobilità permettendo di valorizzare gli investimenti già realizzati dagli enti pubblici nei territori e per consentire l’ingresso di nuovi stakeholders economici. Il progetto stabilisce inoltre la creazione a Torino e Milano di laboratori di aperti e partecipati – i Living Lab – che servono a testare soluzioni innovative per il trasporto locale, come i sistemi avanzati di assistenza alla guida e la guida autonoma e connessa.
L’iniziativa “MaaS ToMove” rientra nella Mobility as a Service (MaaS). Tale nuovo concetto di mobilità innovativo prevede appunto l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblici e privati in un unico servizio, accessibile via smartphone, capace di rispondere in modo personalizzato a tutte le specifiche esigenze di mobilità e in grado di offrire un’alternativa all’auto privata e promuovere una mobilità sempre più efficiente, sostenibile e connessa.
L’effetto ambientale dell’innovazione “MaaS” consiste nello spostare la mobilità dal concetto di proprietà a quello di servizio, con una migliore efficienza nei costi, anche per l’utente, nell’uso dei beni (le auto di proprietà restano in gran parte del tempo ferme), degli spazi (con meno necessità di parcheggi) e di impatto ambientale (per l’uso di mezzi innovativi e di minor impatto).
La personalizzazione e la flessibilità nel sistema dei trasporti sta generando uno spazio di mercato e un interesse crescente sia da parte del settore pubblico che di quello privato. Questo nuovo approccio trova applicazione in diverse nazioni europee – come la Finlandia, il Paese che ha fatto più passi avanti verso il concetto di mobilità come servizio – dove sono già presenti casi pilota di “MaaS” già dal 2010.
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