Il Léman Express, sistema ferroviario transfrontaliero tra la Svizzera e le Alpi francesi, si appresta a una estensione che gli permetterà di raggiungere Saint-Julien-en-Genevois(Alta Savoia) da Saint-Genis-Pouilly (Canton Jura). L’iniziativa, parte della più ampia strategia del Consiglio di Stato del Cantone di Ginevra, rivelata lo scorso mercoledì 11 dicembre ed estesa su 25 anni di interventi.
Fasi e obiettivi del progetto
Il prolungamento del Léman Express, come presentato nel programma, è concepito per rispondere alle sfide di mobilità di una regione in continua espansione.
Dopo gli studi preparatori finanziati con un budget di 30 milioni di franchi, la progettazione tecnica è prevista tra il 2026 e il 2030. I lavori, il cui costo totale è stimato in diversi miliardi di franchi svizzeri, inizieranno nel 2030 e l’entrata in servizio è prevista per il 2045.
L’avvio della stazione sotterranea di Cornavin migliorerà l’attuale offerta di mobilità e garantirà la riduzione del traffico automobilistico, tenendo conto della crescita demografica. In aggiunta, è prevista l’ottimizzazione del collegamento tra Ginevra e Lione, un progetto reso necessario per soddisfare le esigenze di trasporto dalla decisione di non ampliare la rete autostradale nazionale.
L’estensione
Il nuovo collegamento Léman Express prenderà il via da Saint-Genis-Pouilly per poi toccare Meyrin-Cité, aeroporto e quartiere delle nazioni, raggiungendo la stazione di Eaux-Vives e la fermata di Saint-Julien-en-Genevois. A fronte di un costo che sfiora secondo le stime i 4 miliardi di franchi svizzeri, il Consiglio di Stato non esclude la possibile estensione futura della linea sino ad Annecy.
Al progetto più ampio si aggiungono poi ulteriori interventi correlati tra cui la riconfigurazione completa della stazione di La Plaine (Cantone di Ginevra) volta a garantire corse ogni 15 minuti. Sarà anche costruita entro il 2037 è messa in funzione entro il 2040 la stazione di Vernier-Châtelaine, dopo anni di stallo all’interno della pianificazione cantonale.
È tuttora in fase di studio la creazione di una tratta tra la riva sinistra e la riva destra attraverso il Tunnel del Furet, che prevede dal 2026 l’introduzione di due o tre corse in ogni direzione. Saranno inoltre messi in opera, tra il 2030 e il 2032, nuovi treni a due piani lunghi circa 100 metri che aumenteranno la capacità di passeggeri di oltre il 50%, con conseguenti lavori di adeguamento nelle stazioni francesi.
Il ruolo del Léman Express nella mobilità transfrontaliera
Il Léman Express gioca un ruolo chiave nella mobilità transfrontaliera tra Svizzera e Francia sin dalla sua costruzione, avvenuta nel 2019 in maniera congiunta tra ambedue i Governi. A oggi tale infrastruttura trasporta circa 80 mila passeggeri al giorno, di cui il 63% dei quali viaggia all’interno del Cantone di Ginevra e il restante 37% al di là del confine.
Uno degli obiettivi centrali di questo progetto è rispondere alla crescente saturazione delle infrastrutture, in particolare sulle rotte dei pendolari tra i due Paesi. Quasi 130 mila utenti attraversano il confine ogni giorno, intasando le strade e mettendo a dura prova il trasporto pubblico e le emissioni di gas serra.
L’iniziativa anticipa anche la forte crescita demografica prevista nell’area della Grande Ginevra, con un aumento della popolazione sino a 400 mila persone entro il 2050.
Le nuove abitudini lavorative, come il telelavoro, stanno modificando le esigenze di mobilità e sollevano questioni relative alle relazioni transfrontaliere. Questi sviluppi mettono in discussione l’organizzazione dei trasporti, che richiede una maggiore flessibilità per adattarsi ai cambiamenti dei flussi di traffico.
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