Sino al 30 marzo 2025, presso il Museo Nazionale della Montagna di Torino, è possibile visitare la mostra Era come andare sulla Luna. K2 1954 dedicato alla prima spedizione che riuscì a salire sulla seconda vetta dell’Himalaya.
Dopo 70 anni dalla spedizione italiana al K2, Leonardo Bizzaro, Roberto Mantovani e Vinicio Stefanello curano un’esposizione che propone uno sguardo inedito sulla spedizione del Club Alpino Italiano (CAI) al K2 concentrandosi sul contributo dell’industria italiana alla sua riuscita.
I documenti della mostra
Era il 31 luglio 1954 quando Lino Lacedelli e Achille Compagnoni conquistarono la vetta del K2 in una spedizione patrocinata dal Club Alpino Italiano. A questa impresa, che ha appena ricordato il suo settantesimo anniversario e che ancora oggi è considerata eccezionale, è stata dedicata una nuova sezione permanente del Museo Nazionale della Montagna.
Tra documenti cartografici e attrezzature autentiche, registrazioni e fotografie è possibile ripercorrere l’impresa che avvicinò molti italiani al mondo dell’alpinismo e che portò Lacedelli a dire “Era come andare sulla Luna”, a sottolineare la difficoltà e le dimensioni dell’impresa.
Fu un passaggio importante anche per quel momento storico: fu una specie di riscossa nazionale dopo il disastro della guerra e in una fase di sviluppo economico e industriale che si prolungherà fino alla fine degli anni Sessanta.
L’apporto dell’industria alla spedizione sul K2
La mostra attualmente in corso si propone di integrare questa sezione sottolineando quanto l’apporto dell’industria italiana sia stato determinante per l’effettiva riuscita della spedizione.
Le aziende italiane avevano dovuto rispondere alle necessità degli alpinisti sviluppando e producendo in pochi mesi materiali e strumenti innovativi che hanno accompagnato e aiutato i membri della spedizione sul K2.
Attrezzature, come suole in gomma (che sostituirono gli scarponi chiodati) e corde di nylon (più resistenti di quelle fabbricate con la canapa), progettati in occasione della spedizione del 1954, figurano tra gli oggetti in mostra.
I curatori dell’esposizione mettono in luce non solo quanto questi strumenti siano stati preziosi per l’impresa di Lacedelli e Compagnoni, ma anche come siano alla base dell’ulteriore sviluppo delle attrezzature moderne.
L’esposizione accosta attrezzature e abbigliamento, fotografie e articoli di giornali, pubblicità e registrazioni radio e televisive che fanno parte delle collezioni e degli archivi del Museo, quelli delle ditte produttrici e quelli di enti o di collezioni private.
Forniscono un valore aggiunto alla mostra un’installazione artistica del collettivo di D20 ART LAB che presenta una riscrittura del film di Marcello Baldi Italia K2 (1955)
L’ingresso per l’area espositiva del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” (Club Alpino Italiano, Sezione di Torino) si trova al numero 7 del Piazzale Monte dei Cappuccini. Da martedì a venerdì è possibile visitare la mostra dalle 10:30 alle 18, il sabato e la domenica si può entrare già dalle ore 10.
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