Il 19 marzo 2025, il Forte dell’Annunziata di Ventimiglia ha ospitato workshop territoriale “Sud” del progetto Alcotraité Interreg Italia-Francia 2021-2027.
Animato dalla Mission Opérationnelle Transfrontalière (MOT) e dalle Regioni partner con il supporto dei programmi PITER+ ALCOTRA ALPIMED+ e PAYSAGE+, l’incontro voleva richiamare ed esaminare gli ostacoli alla cooperazione transfrontaliera nella riviera italo-francese e nelle Alpi del sud.
Il progetto Alcotraité e il Trattato del Quirinale
Alcotraité è nato sulla scia del Trattato italo-francese del Quirinale del 2021 ed esamina le principali criticità transfrontaliere in vari settori, tra cui la mobilità, la sanità, l’ambiente. Il progetto, che dura due anni, coinvolge le Regioni Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Région Sud e Auvergne-Rhône-Alpes, con il supporto della MOT.
Nei mesi scorsi, sono stati elaborati un quaderno delle competenze e a un sondaggio rivolto agli amministratori locali e cittadini per identificare le principali difficoltà percepite nella collaborazione transfrontaliera. Il Workshop Territoriale “Sud” è stato un momento per ripercorrere queste analisi e svilupparle

I temi dell’incontro
I saluti istituzionali sono stati in parte una ripetizione dei temi volontaristici della cooperazione italo-francese, ma anche di migliore percezione del contesto. Il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, ha per esempio richiamato sia le questione dei trasporti (che rimangono difficili) e del fenomeno dei frontalieri, sia le presenza di cittadini francesi in visita nella città, con il relativo indotto economico.
Si sono ascoltati i videomessaggi di Claudio Scajola, sindaco di Imperia e presidente della Provincia e di Alessio Piana, assessore regionale per lo sviluppo economico. Sono poi intervenuti Laurence Boetti-Forestier, vicepresidente della MOT e delegata alle relazioni transfrontaliere della Région Sud, e Marco Scajola, assessore regionale ai trasporti e ai Rapporti con i lavoratori frontalieri. Scajola, tra l’altro, ha auspicato un maggior dialogo tra i ministri dei trasporti e indicato la necessità di una maggiore integrazione economica nelle zone di prossimità italo-francesi.
A seguire, la Mission Opérationnelle Transfrontalière (MOT) ed Elena Comello per la Regione Liguria, capofila del progetto Alcotraité, hanno elencato alcuni dei temi al centro dell’incontro, e cioè gli ostacoli individuati sia nelle fasi di studio che in quelle di sondaggio.
Per rafforzare gli argomenti sulla cooperazione, si sono ascoltati brevi contributi dei progetti ALPIMED+ e PAYSAGE+.
Il Comune di Ventimiglia ha poi richiamato l’analisi fornita dall’iniziativa B-Solutions. Un collegamento con bus tra Nizza e la Valle Roja fa sosta a Ventimiglia, facendo scattare norme di trasporto internazionale, mentre concretamente si tratta di un semplice collegamento locale. Gli esperti di B-solutions hanno indicato che per superare il problema – cioè appunto “l’ostacolo transfrontaliero” – occorre un semplice accordo bilaterale, e ne ha anche redatto la bozza.
Infine la Communauté d’Agglomération de la Riviera Française ha illustrato il progetto di GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale), che coinvolge una cinquantina di comuni italo-francesi.
All’evento hanno anche assistito diversi studenti del Master dell’Università della Costa Azzurra sulle relazioni italo-francesi.
Le attività tematiche e le proposte operative
I partecipanti si sono poi suddivisi in gruppi di lavoro tematici animati da esperti della MOT, sulla mobilità transfrontaliera, con Raffaele Viaggi, su ambiente e biodiversità, con Martina Benedetti Marshall, sulla cooperazione sanitaria, con Sara Smaniotto.
Su quest’ultimo tema, si sta cercando un accordo tra le tre Regioni italiane per chiedere all’amministrazione centrale di procedere a un accordo generale in materia sanitaria con il governo francese.
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