Siccità in Svizzera e Vallese, con piogge scarse e laghi ai minimi storici, preoccupano autorità e cittadini. A Sion e Viège sono cadute fino al 35 per cento in meno di precipitazioni, mentre a Nyon viene monitorato in tempo reale il livello delle risorse idriche.
La scarsità di piogge registrata tra febbraio e marzo 2025 sta comportando un problema di siccità vari territori della Confederazione. Il calo è del 25 per cento rispetto alla media, ma in alcune zone raggiunge il 50%.
Secondo le analisi a medio termine, la siccità in Svizzera è registrata in aumento dal 1981, con picchi soprattutto d’estate, a causa della diminuzione delle precipitazioni e dell’aumento dell’evaporazione legato al riscaldamento climatico.

In Vallese e Svizzera romanda non piove abbastanza
Le riserve idriche delle montagne, fondamentali per alimentare le falde sotterranee, si stanno riducendo. Secondo il Servizio dell’ambiente del Canton Vallese, in questo periodo le falde freatiche cominciano a risentire della mancanza di piogge e in alcune zone sono mantenute a un livello sufficiente solo grazie alla neve in scioglimento.
Sul medio periodo, in Vallese, a Sion e Visp, le piogge sono inferiori del 34 e 35 per cento rispetto alla media del periodo 1991-2020. La stessa tendenza, seppur meno marcata, si osserva in tutta la Svizzera romanda.
MeteoSvizzera prevede che i prossimi giorni saranno ancora secchi, ma potrebbero arrivare piogge tra il 14 e il 20 aprile e la situazione potrebbe rientrare nella norma. In caso contrario, si prospettano restrizioni e un maggiore attenzione al rischio incendi, soprattutto in Vallese.
Anche i laghi ne risentono
Il livello dei principali laghi svizzeri è insolitamente basso. Il lago di Costanza ha raggiunto un meno 3,30 metri, in confronto al minimo stagionale storico di 3,17 metri registrato nel 1949 e nel 1876. Il lago di Zurigo e il Walensee presentano valori inferiori alla media. Anche tra Germania e Francia la situazione è critica: il Reno scorre con una portata bassa.
I bacini idrici svizzeri sono riempiti solo al 13 per cento della loro capacità, una soglia vicina ai minimi assoluti. Nei Grigioni si è scesi al 10 per cento, mentre in Ticino, più piovoso in questi mesi, il riempimento è al 7 per cento. Il motivo principale è la ridotta quantità di neve disponibile.

La città di Nyon e l’Hydriscore
A Nyon, sul lago Lemano, le autorità comunali hanno introdotto l’Hydriscore, un sistema che informa in tempo reale la popolazione sulla disponibilità d’acqua. sulla scala da 0 a 4, il livello attuale è “1”, il che indica una diminuzione delle riserve, ma senza necessità di restrizioni. Si tratta di uno strumento di sensibilizzazione della popolazione, anche per l’estate, quando la domanda d’acqua può persino triplicare, per esempio per l’irrigazione dei giardini e per l’uso domestico.
L’Hydriscore indica anche la provenienza dell’acqua – dalle falde o dal lago. La collocazione della città su lago Lemano potrebbe indurre a pensare che non vi siano a problemi di approvvigionamento idrico. Tuttavia, ogni città lacustre svizzera deve rispettare delle quote di prelevamento. Inoltre, l’operazione di pompaggio ha appunto un costo finanziario e ambientale rilevante.

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