Il finanziamento delle infrastrutture di trasporto in Francia, in particolare quelle ferroviarie e stradali, è al centro della conferenza nazionale Ambition France Transports, aperta lunedì 5 maggio a Marsiglia. La conferenza si concluderà entro luglio, secondo il modello di altri lavori collettivi nazionali, con proposte e scenari che potranno in seguito favorire decisioni e nuova legislazione.
La questione è complessa: da un lato vi sono problemi di finanza pubblica, con la ricerca di circa 40 miliardi per gli equilibri di bilancio, dall’altra è in corso la transizione delle modalità di trasporto che riguarda sia l’aspetto climatico sia le capacità di sviluppo economico e sociale del Paese.
La conferenza, presieduta da Dominique Bussereau (già segretario di Stato ai trasporti) coinvolge parlamentari, esperti del settore, amministratori locali e rappresentanti della società civile, suddivisi in quattro gruppi di lavoro: mobilità quotidiana, trasporto ferroviario, trasporto merci e rete stradale. Il settore dei trasporti è responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra in Francia, mentre il piano da 100 miliardi per il rilancio ferroviario annunciato nel 2023 resta in larga parte privo di copertura finanziaria.
Il futuro delle concessioni autostradali
La scadenza delle concessioni autostradali, prevista tra il 2031 e il 2036, è uno dei temi apparsi come centrali. I pedaggi generano in Francia circa 13 miliardi di euro all’anno e potrebbero diventare una risorsa per il finanziamento pubblico dei trasporti, anche secondo l’opinione espressa dal primo ministro François Bayrou.
D’altra parte, vi sarà una riduzione delle entrate fiscali sui carburanti dovuta all’elettrificazione del parco veicoli. La priorità, comunque, è di intervenire sulle reti esistenti e affrontare gli squilibri territoriali causati da anni di investimenti concentrati sull’alta velocità, rispetto alle linee secondarie e delle strade locali. Sono proprio le zone interne che hanno registrato, nell’ultimo decennio, il maggiore scontento – con riflessi politici e proteste – e le maggiori difficoltà sociali.
L’intervento di Renaud Muselier
Renaud Muselier, come presidente della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra che ha ospitato l’avvio della Conferenza sul trasporto a Marsiglia, ha confermato l’importanza della governance di questi processi, in collaborazione tra i diversi livelli di governo.
Ha colto anche l’occasione per citare diversi progetti avviati nella sua Regione, dalla tratta Nice-Breil (74 mln, di cui 54 regionali), la linea della Côte Bleue tra Marsiglia e Fos-sur-Mer (54 mln in cofinanziamento) e i Chemins de fer de Provence (130 mln di euro regionali).
Muselier ha inoltre citato anche il collegamento con Briançon per ridurre il tempo di percorrenza con Marsiglia da cinque ore a tre ore e quaranta. Ha ricordato il contributo regionale di 35 milioni di euro per il Tunnel di Tenda e sottolineato come l’apertura alla concorrenza nel trasporto ferroviario regionale abbia permesso di aumentare l’offerta a parità di costi. Nel processo di apertura regionale alla concorrenza era stato determinante il ruolo dell’allora vicepresidente delegato Philippe Tabarot, che è ora ministro dei trasporti.
Oggi un TER, un treno regionale, ogni 15 minuti collega Cannes, Nizza, Monaco e Mentone, mentre da giugno 2025 sarà attivo un treno ogni ora tra Marsiglia, Tolone e Nizza.
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