Tra giovedì 24 aprile e domenica 4 maggio scorsi, sono stati oltre 200 mila i visitatori approdati a Genova in occasione di Euroflora 2025, la fiera interamente dedicata al mondo delle piante e dei fiori. La 13ª edizione ha segnato peraltro il ritorno dell’evento florovivaistico internazionale nella storica ma rinnovata sede fieristica dell’ex quartiere di Piazzale Kennedy, oggi parte del nuovo Waterfront di Levante firmato da Renzo Piano.
Qualche numero
Anche se i dati ufficiali concernenti le presenze saranno resi noti solo nei giorni a venire, le prime stime confermano il raggiungimento del traguardo che Euroflora 2025 si era fissata alla propria vigilia. L’affluenza, pari a circa 200 mila persone lungo undici giorni, è stata sostenuta sin dagli esordi ma è culminata, complici anche condizioni metereologiche favorevoli, lungo i due weekend conclusivi.
Questo grazie anche alla concomitanza nel calendario genovese di altri eventi risultati attrattivi per il pubblico, tra i quali l’apertura dei Palazzi dei Rolli conosciuta come Rolli Days (100 mila presenze). Molti, poi, i turisti che hanno combinato la visita con un sopralluogo all’Acquario di Genova, che da solo ha contato 90 mila ingressi, cui si sommano ancora i 12 mila ingressi allo spazio per l’infanzia denominato Città dei bambini.
Euroflora 2025
Dopo le edizioni svoltesi all’interno dei Parchi di Nervi, Euroflora 2025 ha accolto oltre 4 chilometri di percorso immersivo e 154 giardini allestiti lungo l’asse tra il Padiglione Blu, la Marina e il Palasport del Waterfront di Levante. Numerose sono state le realtà floristiche, culturali e istituzionali presenti in loco, tra le quali esperti del settore, musei e amministrazioni italiane, accanto a delegazioni internazionali provenienti da Spagna, Cina e Bhutan.

Tra le attrazioni giudicate più iconiche dai visitatori spiccano gli “Origami verdi” alti oltre 10 metri, il ponte panoramico di oltre 100 metri e l’installazione in cartone riciclato a forma di canne di organo del Palasport. Curiosità ha voluto che il Museo Egizio di Torino abbia ricreato un antico giardino dell’epoca, mentre l’Istituto Italiano di Tecnologia abbia mostrato applicazioni florovivaistiche per la nutrizione spaziale con fiori commestibili destinati agli astronauti.
Premi e nuove generazioni
Euroflora 2025 è alfine volta al termine nella giornata di domenica 4 maggio scorsa con la cerimonia di premiazione di 254 concorsi tra categorie estetiche, tecniche e territoriali. Una menzione particolare è andata al “Fiore del Gaslini”, battezzato “Giannina” e creato in occasione dell’inizio dei lavori del nuovo e omonimo ospedale pediatrico di Genova.
Come da tradizione, inoltre, le piante non ritirate dagli espositori sono state donate a piccoli Comuni liguri, scuole, ospedali, enti del terzo settore e forze dell’ordine. Il tutto in attesa della prossima edizione della rassegna genovese prevista lungo la primavera del 2028.
Un aspetto inedito ma rilevante di questa 13ª edizione è stato il ricambio generazionale del pubblico, rivelatosi ben più giovane rispetto al passato nonché maggiormente improntato alla sensibilità ambientale. Tale approccio si è riflesso anche nella composizione degli allestimenti con materiali ecosostenibili quali cartone pressato e legname riciclato, oltre che nella presentazione di tecnologie innovative per la floricoltura.
LEGGI ANCHE: A Genova un anno per rivivere il fascino dell’Ottocento