Dopo un periodo di chiusura di due anni, il Barryland di Martigny (Cantone del Vallese), parco tematico dedicato ai noti cani alpini detti San Bernardo, ha riaperto ufficialmente al pubblico. Il progetto, portato avanti dalla Fondazione Barry, ha trasformato il precedente museo storico in una struttura più ampia, moderna e interattiva con l’obiettivo di offrire una esperienza immersiva che evidenzi storia, mitologia e quotidianità di questi animali dal ruolo nei soccorsi alpini.

Il nuovo parco Barryland di Martigny
Il nuovo parco Barryland di Martigny rappresenta una evoluzione significativa non soltanto nella concezione degli spazi espositivi bensì anche nel modo di presentare al pubblico questi animali iconici. Tra le principali peculiarità figurano le dimensioni, cresciute sino a renderlo adatto ad accogliere sino a 150 mila visitatori all’anno con 14 nuovi posti di lavoro generati secondo le stime della Fondazione Barry sua ideatrice.
Il progetto ha comportato un investimento di 25,5 milioni di franchi svizzeri, confluito in una struttura all’avanguardia progettata dallo studio architettonico locale Game che si sviluppa su una superficie interna di 2.400 metri quadrati. Incastonata all’interno di un parco alberato di 22 mila metri quadrati, essa richiama la forma di una zampa di cane, una scelta simbolica e funzionale ispirata alle tracce lasciate dai San Bernardo sulla neve.

Una esperienza di visita che si vuole multisensoriale
Il percorso proposto ai visitatori dal parco Barryland di Martigny si articola in cinque universi tematici, ciascuno dedicato a diversi aspetti che costituiscono o caratterizzano la vita dei San Bernardo. Essi spaziano dalle origini del loro impiego nei passi alpini alla scoperta delle leggende legate ai salvataggi in montagna, passando per momenti dedicati all’osservazione diretta dei cani nelle aree loro riservate.
Ogni visita è dunque concepita come una esperienza immersiva della durata di almeno tre orenella quale il pubblico è invitato a partecipare attivamente, anche attraverso dispositivi interattivi e installazioni multimediali. È peraltro possibile assistere alle cure quotidiane prestate agli animali da parte degli operatori nonché conoscere le tecniche di allevamento e addestramento impiegate dalla Fondazione Barry.

Qualche numero
Alla realizzazione parco Barryland di Martigny hanno contribuito oltre 90 imprese, delle quali circa il 70% con sede nel Cantone del Vallese, un progetto che ha quindi coinvolto il tessuto economico locale sul piano occupazionale e logistico. Quanto al numero di visitatori, l’intento è di raddoppiare le presenze annue rispetto ai numeri pre-ampliamento, che oscillavano tra le 70 mila e le 80 milavisite, con un picco di 83 mila visite registrato nel 2023.
Curiosità vuole peraltro che la nuova struttura abbia preso forma con la presenza costante, durante la fase progettuale, del cane Magnum, un San Bernardo che ha accompagnato uno dei promotori nel lungo percorso di creazione e realizzazione. Il legame affettivo con l’animale, che è stato anche protagonista di un itinerario lungo la Via Francigena, ha influenzato molte delle scelte progettuali, conferendo al parco una dimensione emotiva oltre che culturale.
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