Il progetto “Simplon 2050” segna l’avvio di una nuova stagione di collaborazione tra Piemonte e Cantone del Vallese lungo l’asse strategico del Sempione. Inserito nel programma di cooperazione Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021/2027, esso mira a rafforzare i collegamenti ferroviari e la rete logistica che attraversano lo storico valico alpino.
L’iniziativa coinvolge istituzioni regionali (Regione Piemonte), provinciali (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola) e cantonali (Cantone del Vallese). Lo scopo ultimo e generale è di promuovere un approccio integrato allo sviluppo infrastrutturale, orientato alla sostenibilità e all’efficienza.
Obiettivi e strumenti
“Simplon 2050” vuole in buona sostanza potenziare il sistema di trasporto di merci e passeggeri attraverso una pianificazione coordinata e per il tramite di soluzioni tecniche innovative. In concreto, sono previsti tavoli di lavoro congiunti tra attori pubblici e privati, mappature dei fabbisogni infrastrutturali e la definizione di una roadmap per interventi mirati sul corridoio del Sempione.
Tra i punti focali figura anche l’aggiornamento degli studi sulla tratta ferroviaria nella galleria elicoidale di Iselle-Varzo, sita appena al confine tra Italia e Svizzera e dotata di caratteristiche geologicamente ostiche per i treni merci. Contemplato anche lo sviluppo dello scalo intermodale Domo 2 ubicato a Beura-Cardezza, di recente oggetto di lavori di ampliamento e modernizzazione per 60 milioni di euro.
Scopo finale del progetto – e delle numerose altre iniziative in atto sul Sempione – sarebbe quello di collegare non più soltanto il Piemonte al Vallese bensì di consolidare il corridoio che collega Genova a Rotterdam.
Gli altri progetti sul Sempione tra Piemonte e Vallese
Oltre a “Simplon 2050”, sono attualmente in corso numerosi interventi lungo l’asse del Sempione tra Piemonte e Vallese, sia sul versante italiano sia sul versante svizzero.
Sul piano ferroviario, Rete Ferroviaria Italiana ha avviato il raddoppio della linea Vignale-Oleggio-Arona, tratto cruciale per l’accesso sud al valico, con un investimento stimato in 430 milioni di euro. Parallelamente, è in fase studio la riattivazione della linea Santhià-Arona per il traffico merci a scopi commerciali, potenzialmente utile come alternativa per il traffico merci.
Sul fronte svizzero, le Ferrovie Federali stanno eseguendo importanti lavori di rinnovo nella galleria est del Tunnel del Sempione, avviati nel 2025 e in completamento nel 2028. Anche la viabilità stradale è oggetto di attenzione, con manutenzioni e migliorie sulla SS33 negli ultimi chilometri prima del confine, mentre il Canton Vallese ha introdotto nuove misure di sicurezza per il traffico pesante, installando sistemi di rilevamento a Gondo.
Il Sempione tra storia e numeri
Il Passo del Sempione (2.005 metri) è da secoli una delle porte naturali più importanti tra Nord e Sud Europa, conosciuto sin dall’Età del bronzo e attraversato già in epoca romana per collegare l’alto Vallese alla Pianura Padana.
Nel XVII secolo, Kaspar Jodok von Stockalper rilancia la funzione commerciale del valico, investendo nella costruzione di infrastrutture e organizzando il traffico delle merci, in particolare del sale. Ma è con Napoleone Bonaparte che esso conosce la sua più radicale trasformazione, con la realizzazione della prima strada carrozzabile moderna attraverso le Alpi, voluta per rendere più agevole il transito militare tra Parigi e Milano.
Nel 1906 è aperto il Traforo ferroviario del Sempione, all’epoca il più lungo del mondo con i suoi 19,8 chilometri, una infrastruttura che trasforma radicalmente i flussi. Pur subendo negli ultimi decenni la concorrenza di altri corridoi alpini, esso è attraversato da circa 80 mila autocarri all’anno, un dato più che raddoppiato rispetto all’inizio del millennio.
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