È il primo passo concreto verso i futuri Giochi del 2030: l’assegnazione a Egis, come appaltatore, degli studi e della supervisione dei lavori del futuro “percorso olimpico”, il LOOP 2030, nella valle della Guisane, tra Briançon e Monêtier-les-Bains.
Si tratterà di una terza corsia stradale dedicata agli autobus, cioè al trasporto pubblico, e ai ciclisti.
Sebbene non sia direttamente collegata agli eventi, è un elemento essenziale dei futuri Giochi Olimpici del 2030 e per il Comitato Interministeriale per i Giochi Olimpici e Paraolimpici Invernali del 2030 (CIJOP), che auspica “la decarbonizzazione e una componente di legacy (cioè di eredità ndr) dopo i Giochi“
Sono strade dedicate al “trasferimento di atleti, media e operatori”, che dopo i Giochi saranno riservate al trasporto pubblico e alle biciclette. In sostanza, la stessa cosa è stata fatta per Parigi 2024.
Il progetto raccoglie comunque la critica di Mountain Wilderness, secondo cui la terza corsia faciliterà l’aumento del traffico privato nelle altre già esistenti, oltre a insistere su un territorio delicato sul piano ambientale.
Attività complessa in una zona fortemente urbanizzata
Durante la candidatura di Briançon a ospitare gli eventi dei Giochi, l’impegno delle autorità locali a costruire una terza corsia dedicata agli autobus sulla strada dipartimentale RD1091 è stato un fattore chiave.
Il futuro villaggio olimpico, in un ex forte di Vauban a Briançon, sarà isolato e poco accessibile, e soprattutto si trova a circa dieci chilometri dalle due sedi olimpiche: Monginevro e Villeneuve-la-Salle.
L’ammodernamento o l’ampliamento di alcuni tratti è certamente importante, ma molto complicato in un’area fortemente urbanizzata. Sarà quindi compito del consorzio guidato da Egis trovare soluzioni realistiche e fattibili in soli 56 mesi dai Giochi Olimpici per i 16 chilometri tra il Fort des Têtes di Briançon e il villaggio olimpico di Monêtier-les-Bains, ai piedi del colle del Lautaret.

Egis è un gruppo francese specializzato in ingegneria e consulenza nei settori dei trasporti, dell’ambiente e dell’assetto del territorio. Nel 2024 ha avuto un giro d’affari di 2,1 miliardi di euro e impiega 20.000 persone in tutto il mondo. Tra i suoi azionisti figurano la società privata Tikehau Capital (40%) e per la parte pubblica la Caisse des dépôts et consignations (34%).
Le anticipazioni di François Bayrou
In occasione della sua visita a Briançon il 27 giugno, il primo ministro François Bayrou ha confermato che “durante i Giochi saranno realizzati numerosi interventi di miglioramento della rete stradale e ferroviaria per modernizzare e collegare queste zone di montagna “.
Una zona che, secondo gli eletti locali, è stata trascurata per troppo tempo e che quindi beneficerà di un piano di investimenti Stato / Région Sud-PACA per modernizzare le infrastrutture: “I Giochi Olimpici devono essere visti come un investimento, non come un debito“.
“L’apertura del territorio è un capitolo essenziale“, ha dichiarato il primo ministro Bayrou, alla presenza di diversi ministri (Sport, Trasporti, Turismo, Disabili), di Renaud Muselier, presidente della Région Sud (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), di Jean-Marie Bernard, presidente del Consiglio dipartimentale delle Hautes-Alpes e Arnaud Murgia, sindaco di Briançon.
Soprattutto, i vari lavori di ammodernamento e ampliamento (sono interessati anche gli attraversamenti dei comuni di Roche-de-Rame e Bâtie-Neuve) “saranno un’eredità per il dipartimento e per gli abitanti delle Hautes-Alpes “.
Il futuro allargamento della strada dipartimentale che serve la stazione sciistica di Serre-Chevalier dovrebbe ridurre la congestione del traffico durante le stagioni di punta invernali ed estive, ma la sua costruzione solleva una serie di questioni.
Metà del tracciato è fortemente urbanizzato e i terreni sono vincolati. Il ruolo del consorzio guidato da Egis sarà quello di trovare soluzioni operative che possano essere realizzate nei tempi previsti.
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