Sabato 30 agosto 2025 il Forte di Bard ospita la conferenza L’impero e le sue ombre: teologia e geopolitica nel mondo di Trump, organizzata dalla rivista Le Grand Continent.
L’incontro, a ingresso gratuito (con prenotazione) propone un’esplorazione critica, con gli occhi innovativi della rivista e lungo le pieghe di ciò che accade, delle trasformazioni in corso. I temi sono la situazione creata dalla politica americana, il ritorno della religione nello spazio geopolitico, la capacità europea di darsi un’autonomia in questi tempi a dir poco complicati.
L’appuntamento, che inizierà alle 16.15, sarà aperto dai saluti della presidente del Forte Ornella Badery e da rappresentanti regionali. Al centro del programma, tre panel tematici con studiosi e giornalisti internazionali, accompagnati dalla presentazione del nuovo volume della rivista L’Empire de l’ombre: guerres et terre au temps de l’IA, dedicato alle fratture dell’ordine mondiale.

È un appuntamento importante, da un lato perché Le Grand Continent si sta ancor più consolidando come voce autorevole europea e globale e dall’altro per la coincidenza dei tempi con i cambiamenti in corso nella guerra in Ucraina.
Gli Stati Uniti tra caos e impero
Alessandro Aresu (saggista), Oliviero Bergamini (redazione esteri TG1), Giovanni Borgognone (Università di Torino) e Lou Fritel (Paris Match) discuteranno il ritorno alla presidenza di Donald Trump, analizzandone gli effetti sulla politica interna, sulle alleanze internazionali e sull’uso politico dell’intelligenza artificiale. Le riflessioni prenderanno spunto anche dai recenti saggi da loro pubblicati, con l’obiettivo di comprendere il nuovo equilibrio – o disequilibrio – globale generato dal secondo mandato trumpiano.
María Tadeo, di Le Grand Continent (è corrispondente da Bruxelles), sarà il moderatore.
Religione e potere: nuove alleanze globali
Il secondo panel, La geopolitica di Dio, si concentrerà sul ruolo crescente delle religioni nella definizione delle strategie geopolitiche.
Interverranno Delphine Allaire (Vatican News), Virginie Larousse (Le Monde), Alberto Melloni (Università di Modena e Reggio Emilia) e Olivier Roy (Istituto Universitario Europeo di Firenze), con la moderazione di Mathéo Malik (Le Grand Continent). Dal peso dell’evangelismo statunitense al patriarcato ortodosso russo, fino alle manovre della Chiesa cattolica, il dibattito esplorerà come la teologia torni a essere un fattore centrale nella politica globale, influenzando alleanze, conflitti e narrative ideologiche.
L’Europa tra retorica e autonomia strategica
L’ultimo panel, Si può fare? L’Europa e la ricerca dell’autonomia perduta, sarà dedicato al destino del progetto europeo nel complicato contesto attuale.
Con la guida di Gilles Gressani, direttore di Grand Continent, ne discuteranno Andrea Capussela (visiting fellow London School of Economics) Marc Semo (Challenges, Le Monde), Marc Lazar (storico e sociologo politico) e Alessandra Sardoni (TG La7) Al centro del confronto, le possibilità – e i limiti – di una autonomia strategica europea, tra politica industriale, difesa comune e relazioni transatlantiche.
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