La Fondation Pierre Gianadda ha presentato la Saison Musicale 2025-26, una programmazione di tredici concerti che si sviluppa tra agosto 2025 e maggio 2026.
L’edizione, varia tra creatività, scoperta e momenti di raccoglimento artistico, e ospiterà interpreti di fama internazionale, alcuni dei quali esibiranno per la prima volta a Martigny.
L’apertura con Cecilia Bartoli in memoria di Léonard Gianadda
A scuole in Svizzera già iniziate e vacanze finite, la stagione si è già aperta il 22, 23 e 24 agosto 2025 con un festival dedicato a Cecilia Bartoli. Inquadrato come apertura della Saison musicale, è stato dedicato alla memoria di Léonard Gianadda, all’origine della Fondation e della trasformazione di Martigny come polo culturale internazionale, scomparso nel 2023.
La mezzo-soprano, che ha legato la sua carriera al nome di Léonard Gianadda, terrà tre concerti in cui proporrà un repertorio vario: dall’opera rossiniana al belcanto, fino a un récital con pianoforte. L’iniziativa rappresenta un ritorno significativo per Bartoli, alla sua 38ª apparizione a Martigny.
Dal 14 settembre a Natale, con quattro date
Le prossime date sono da tenere in agenda. Il prossimo 14 settembre 2025, Martin Fröst si esibirà con il suo trio familiare, presentando un programma intitolato Fröst Interlaced, che unisce musica classica e influenze coreografiche.
Il 31 ottobre 2025, Meret Lüthi dirigerà l’orchestra barocca Les Passions de l’Âme in un concerto intitolato Bewitched, incentrato sulla musica di Francesco Geminiani.
Il pianoforte sarà uno degli elementi centrali della stagione. Il 16 novembre 2025, Elisabeth Leonskaja eseguirà le ultime tre Sonate di Schubert in prossimità del suo 80º compleanno.
Il 15 dicembre 2025, l’Ensemble Vocal de Martigny eseguirà il Magnificat di Vivaldi e la Missa Brevis Sancti Joannis de Deo di Haydn, affiancati dai Cameristi della Scala. Il 31 gennaio 2026, un concerto dedicato al giovane pubblico adatterà Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry, con musica originale di Marc-Olivier Dupin e illustrazioni di Joann Sfar. L’accesso sarà gratuito per i ragazzi tra i 6 e i 16 anni.
Dalla pianista di 19 anni il 4 febbraio al violino di Schumann del 20 maggio
Il 19 gennaio 2026, Hélène Grimaud, al suo debutto a Martigny, presenterà un programma incentrato su Bach, Beethoven e Brahms, includendo la trascrizione per pianoforte della Chaconne di Busoni.
Il 4 febbraio 2026, Alexandra Dovgan, pianista di 19 anni, interpreterà i Concerti per pianoforte di Robert e Clara Schumann, accompagnata dall’Orchestre de Chambre de Bâle sotto la direzione di Delyana Lazarova. Il programma includerà anche una sinfonia di Emilie Mayer, compositrice romantica poco eseguita. La presenza di Dovgan si affianca a quella di altre interpreti come Leonskaja, Grimaud e Pires, confermando una certa attenzione verso la visibilità femminile nella programmazione.
Per rimanere in linea con il filo rosso di tradizione e sperimentazione, il 1º marzo 2026, Jean-Guihen Queyras, insieme ai percussionisti Chemirani e al liraista Sokratis Sinopoulos, proporrà un viaggio sonoro ispirato alla cultura tracia, tra jazz, improvvisazione e tradizioni mediterranee.
Il 22 aprile 2026, Maria João Pires e Marc-André Hamelin si esibiranno in duo, esplorando il repertorio per pianoforte a quattro mani, mentre l’8 maggio 2026 Fazil Say proporrà un mix di composizioni classiche e sue creazioni originali, tra cui Black Earth e Jazz Fantasies.
Il 20 maggio 2026, Renaud Capuçon chiuderà la stagione con il Concerto per violino di Schumann e la Settima Sinfonia di Beethoven, dirigendo l’Orchestre de Chambre de Lausanne.
La stagione si conferma come un’occasione per osservare l’evoluzione della proposta musicale della Fondation, tra omaggi a figure storiche, debutti di giovani talenti e sperimentazioni che si affiancano al repertorio classico.

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