La cultura di Nizza custodisce un ricco bagaglio di tradizioni, molte delle quali legate alle canzoni popolari, perciò non è un caso se tale patrimonio di musiche delle Alpi riaffiori con particolare intensità nel periodo natalizio. Di qui il concerto, in programma dalle 18:00 del prossimo sabato 20 dicembre, che animerà la Chapelle du Saint Sépulcre si svolgerà, grazie all’ensemble Fifres et Tambours du Pays Niçois.
Nizza e le musiche tradizionali delle Alpi
Il concerto dedicato ai canti e alle musiche natalizi di Nizza e delle Alpi prende forma dall’esperienza dei Fifres et Tambours du Pays Niçois ed è portato in scena dal gruppo Tri Alpini, che unisce strumenti della tradizione e sonorità contemporanee. Esso si arricchirà di spunti differenti tra flauti, tamburi, fisarmoniche e altri strumenti “di casa” che comunemente accompagnano i momenti di festa e scandiscono il tempo delle comunità alpine durante le festività.
L’intento è di proporre una rilettura attuale delle melodie festive del territorio in generale e dei “noëls nissards” in particolare, canti natalizi che includono testi religiosi in lingua nizzarda e brani spesse volte tramandati soltanto oralmente. Il risultato promette di essere un percorso musicale che accompagna il pubblico verso la Natività attraverso elementi della tradizione che hanno viaggiato tra le generazioni e strumenti tipici delle vallate che raccontano l’identità di un territorio che da sempre vive di scambi e contaminazioni.

Il concerto
Il concerto di Natale di quest’anno a Nizza si svolgerà nella Chapelle du Saint Sépulcre, uno dei luoghi più significativi del patrimonio culturale della città di recente oggetto di restauro. Nel 1782 l’edificio è affidato all’Archiconfrérie des Pénitents Bleus, confraternita laica fondata nel XV secolo e tutt’oggi impegnata nella tutela delle tradizioni locali, portate avanti in tale medesimo spazio tanto liturgico quanto culturale.
Essa aprirà le porte al gruppo Tri Alpini, un ensemble nato nell’ambito dei Fifres et Tambours du Pays Niçois, a sua volta associazione attiva nella salvaguardia delle musiche popolari del territorio. La sua formazione tipica combina flauto traverso tradizionale (“fifre” appunto, utilizzato sia nelle feste civili sia nelle processioni), chitarra elettroacustica, fisarmonica(accordéon, pilastro delle danze popolari) e occasionalmente percussioni leggere come il cajón.
Il repertorio spazia dai brani tradizionali nizzardi ai canti delle valli alpine, includendo melodie raccolte sul territorio o tratte da archivi etnomusicali. Lo stile è per contro caratterizzato da arrangiamenti sobri ma innovativi, che mantengono la struttura originale dei brani pur essendo perfezionati con nuove sfumature.
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