Il Comune di Imperia ha approvato il progetto esecutivo per un intervento di restauro che riguarda Villa Grock, la storica dimora e il suo giardino, con un finanziamento di 500 mila euro stanziato dalla Regione Liguria. I lavori rientrano nel Fondo Strategico Regionale 2025 e segnano una nuova tappa nel percorso di valorizzazione del patrimonio storico della città.
Dopo l’approvazione in linea tecnica da parte della giunta comunale nel maggio scorso, il settore Lavori Pubblici ha completato la verifica e validazione del progetto esecutivo, e ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori.
Una villa teatrale sospesa tra liberty ed Europa
Villa Grock è una delle dimore più interessanti della Riviera italo-francese. Progettata e costruita a partire dagli anni Venti del Novecento, rappresenta la visione personale e artistica di Adrien Wettach, noto al pubblico internazionale come Grock, il “re dei clown”.
Dopo una carriera di successo nei principali teatri e circhi europei, tra cui Parigi, Berlino, Londra e Vienna, Grock si stabilì a Imperia Oneglia, per il clima mite, la luce del mare e per la tranquillità delle colline che circondano la città. Scelse un terreno nell’entroterra, dove un tempo sorgevano cascine rurali, per costruire la sua casa, che diventò ben presto un rifugio creativo, un luogo di rappresentazione e allo stesso tempo un manifesto architettonico.
Affidò i lavori a un tecnico locale, l’ingegnere Armando Brignole, ma fu lui stesso a guidare ogni scelta estetica. Il risultato è un edificio eclettico, in cui si fondono stili differenti: liberty francese, art déco, moresco, neobarocco, in una sintesi originale che riflette il carattere teatrale e visionario del proprietario.
Gli esterni della villa sono decorati con elementi scultorei fantasiosi, colonnati scenografici, giochi d’acqua e motivi geometrici, mentre all’interno si trovano arredi personalizzati, stucchi, vetrate policrome e spazi pensati per stupire e accogliere gli ospiti in un’atmosfera onirica.
La grande sala delle feste
Il cuore simbolico della villa è la Sala delle Feste, un ambiente sotterraneo costruito sotto il parco, utilizzato da Grock per accogliere amici e artisti.
La sala, di forma ellittica e grande, di 15,60 metri di lunghezza per 7 di profondità, è un gioiello di architettura decorativa liberty. Presenta volte a padiglione, capitelli riccioluti, boiserie in marmo, specchiature a parete e vetrate artistiche che cambiano colore con la luce del giorno. Nel soffitto, una grande volta centrale ospita una specchiatura modanata a onda, suddivisa in riquadri dipinti a mano, ciascuno ispirato alle forme e ai colori del circo, secondo l’immaginario di Grock.
La villa è circondata da un giardino monumentale, composto da terrazze, laghetti, ponti, pergolati e grotte artificiali. Ogni elemento del paesaggio è stato progettato come parte di un palcoscenico, in cui la natura dialoga con l’artificio. Questo approccio estetico rende Villa Grock non solo una residenza privata, ma una scenografia abitabile, un’opera d’arte totale in cui convivono architettura, spettacolo e paesaggio.
Aperta al pubblico dal 10 agosto 2013 come Museo del Clown, la villa conserva oggi materiali, documenti e installazioni dedicate alla vita e alla carriera di Adrien Wettach – Grock, e si propone come luogo di memoria e sperimentazione culturale, con percorsi multimediali che uniscono arte, teatro e storia del circo.

I precedenti interventi di valorizzazione
Il nuovo intervento regionale si trova sulla linea di una serie iniziative in corso da anni. Nel 2022, grazie a un contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, restauro delle tre fontane storiche e dei giochi d’acqua aveva accompagnato la ricostruzione filologica del giardino attorno alla Peschiera.
In precedenza, Villa Grock era stata al centro di progetti Interreg. La Provincia di Imperia aveva partecipato come partner al progetto JARDIVAL, finanziato nell’ambito del programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA 2014–2020 con fondi FESR. L’iniziativa, condivisa con i Comuni di Sanremo, Costarainera, Mentone, Grasse e Cannes, aveva l’obiettivo di valorizzare i giardini storici della Riviera italo-francese, promuovendone l’integrazione nei circuiti culturali e turistici transfrontalieri.
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