40 tappe che collegano il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo (Nizza), in una suggestiva alternanza di paesaggi montuosi e collinari, marittimi e pianeggianti: è la “Grande traversée des Alpes”, l’itinerario di 600 chilometri a percorrere le Alpi francesi. Esso è fruibile tra Saint-Gingolph (alla frontiera tra Alta Savoia e Cantone del Vallese) e Nizza (Alpi Marittime) sia attraverso il tratto storico sia attraverso le sue varianti.
Di non dissimile natura è il Sentiero Italia CAI, progetto del Club Alpino Italiano che si snoda su tutta l’Italia in 500 soste spalmate su 8 mila chilometri e 600 mila ettari di bellezze paesaggistiche dal nord al sud.
La storia
La “Grande traversée des Alpes” nasce ai primi inizi degli Anni Settanta come parte di un itinerario più grande, il GR®5, che si estende dal Mare del Nord al Mar Mediterraneo su di un totale di 2.600 chilometri. Essa funge a sua volta da modello per l’omonima controparte italiana della Grande traversata delle Alpi, escursione in 55 tappe che unisce tutto l’arco alpino occidentale del Piemonte.
Il sentiero si snoda su 36 soste che comportano un dislivello di 30 mila metri, ad alternanza tra le coste francesi e la cima della Tête de Viraysse (Larche, 2.743 metri). Esso attraversa anche due parchi nazionali, il Parco della Vanoise e il Parco del Mercantour, e quattro parchi regionali, il Parco del Massiccio di Bauges, il Parco di Chartreuse, il Parc del Queyras e il Parco delle Préalpes d’Azur.
Nel luglio del 2014, Patrick Bernard è stato il primo mountain biker ad aver percorso l’intera GTA in tre settimane, ciò che la rende fruibile anche su due ruote nonostante lo sforzo comportato dalle salite. Se nel 2021 Sébastien Raichon ha concluso il percorso in poco più di soli sei giorni con una media di 100 chilometri al giorno, nel 2023 Louis-Philippe Loncke ha completato la prima traversata interamente autonoma in meno di 24 giorni.
La “Grande traversée des Alpes”
Oltre a poter essere ammirata nella sua interezza, la “Grande traversée des Alpes” può essere “spezzata” in quattro differenti sezioni da concludere in circa un mese di tempo. Dopo essersi spostati tra il Lago di Ginevra (Saint-Gingolph) e il Monte Bianco (Chamonix), ci si muove verso la Maurienne (Modane) e la Haute-Ubaye (Larche) per poi raggiungere Nizza.
A livello paesaggistico e architettonico il sentiero è disseminato di una trentina di fortificazioni alpine risalenti al periodo tra il XVI secolo e il XX secolo, tra cui per esempio due delle dodici Fortificazioni di Vauban (Briançon e Mont-Dauphin). Numerosi sono anche i luoghi di interesse naturalistico nei quali scorgere animali selvatici tra cui stambecchi, camosci, marmotte, tassi, aquile e gipeti; quanto alla flora, spiccano genziane blu, stelle alpine, rododendri, gigli martagoni e orchidee selvatiche.
La stagione escursionistica lungo la quale il percorso è ammirabile al meglio oscilla essenzialmente tra il mese di giugno e il mese di ottobre, date di sostanziale apertura dei rifugi che lo costellano. Molte strutture fanno capo alla rete di accoglienza della tratta, tra cui bivacchi e campeggi ma anche hotel e bed and breakfast. Alcune di esse, poi, offrono ai propri clienti la possibilità di trasporto dei propri bagagli; a Ubaye, invece, è attivo un apposito servizio di sherpa a pagamento.
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