Il progetto Agrihealth, finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Svizzera 2021/2027, verrà lanciato lunedì 24 marzo al Forte di Bard, in Valle d’Aosta.
L’obiettivo è valorizzare gli scarti agricoli e agroalimentari di montagna per ottenere molecole bioattive destinate a fitofarmaci naturali, nutraceutici e cosmetici, riducendo gli sprechi e promuovendo l’economia circolare.
Un progetto transfrontaliero per la sostenibilità
Agrihealth, cioè “AGRIfood by-product for enhanced sustainable Human hEAlth and plantar defence”, si inquadra negli obiettivo dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il progetto elabora un modello per trasformare i sottoprodotti agricoli in una risorsa trasformata nel rispetto dell’ambiente e capace di produrre valore. Si impiegano tecniche estrattive e solventi compatibili con l’ambiente per ottenere composti bioattivi. Questi possono essere impiegati in diversi settori industriali, dalla cosmetica all’agroalimentare.

L’Institut Agricole Régional è il capofila italiano del progetto, e da anni lavora sulle inovazione dell’agricoltura, dei prodotti trasformati e dei processi di prodizione e lavorazione.
La ticinese Linnea guida la parte svizzera: è un’azienda attiva dal 1982 che ha sviluppato competenze e prodotti nell’ambito dell’estrazione di ingredienti e componenti in ambito botanico e agricolo. Svolge anche attività di ricerca chimica e farmacologica rispetto a principi attivi fitoterapici o sintetici. Ha un centinaio di addetti a Rezzano, a poca distanza da Locarno, in Ticino.
Collaborano il Dipartimento di scienze del farmaco dell’Università del Piemonte Orientale e l’impresa svizzera Sferalp SA (uno spin off della farmaceutica Micro-Sphere, che formula, sviluppa e produce integratori alimentari), con il supporto dell’associazione di produttori orticoli della Valle d’Aosta Orto VdA, e con la Farmacia Dottor Nicola e l’Atelier des Idées.
Innovazione ed economia circolare
Il progetto intende identificare degli scarti agricoli e agroalimentari delle aree montane e sviluppare tecniche e metodo di estrazione. L’impiego di solventi ecologici e di tecnologie nuove dovrebbero dare luogo a molecole bioattive da impiegare per nuovi fitofarmaci naturali per la difesa delle piante, nutraceutici (prodotti per favorire i processi fisiologici dell’organismo umano) e cosmeceutici (cosmetici con sostenze bioattive, con benefici estetici e medici).
Il meccanismo sarebbe sostitutivo della costruzione interamente chimica di prodotti, perché muove da un lato da scarti naturali e dall’altro si sviluppa in una catena di trasformazione e sviluppo ecologicamente compatibile e a minimo impatto.
Per esempio, il progetto prevede anche il recupero delle acque madri nel processo produttivo di ingredienti naturali, così da ridurre ancora di più gli scarti. Si tratta quindi di un processo di economia circolare, che riduce i costi di smaltimento e genera valore.
Rispetto ad altri programmi Interreg e allo stesso gruppo principale di progetti del programma Italia-Svizzera, il progetto Agrihealth sembra essere più prossimo ai risultati di attività del programma Interreg Francia-Svizzera.
Questo programma Interreg, rispetto ad altri, ha diversi progetti sull’innovazione e realizza processi che vengono poi applicati ai processi produttivi, in un ambito in cui si coniuga innovazione tecnologica e ambiente. Il nostro giornale ne ha dato qualche volta notizia, come riguardo a un progetto di una piattaforma collaborativa in 3D per l’ingegneria e l’industria.
Il programma del kick-off meeting
L’evento inizierà dunque al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, alle 10:30 con l’accoglienza dei partecipanti e alle 11:00 ci saranno i saluti istituzionali delle autorità regionali e degli enti coinvolti.
A seguire, Sabina Valentini, responsabile dell’Unità laboratori di analisi dell’Institut Agricole Régional, illustrerà i punti principali del progetto. Interverranno poi Umberto Ciriello (Linnea SA), Jean-Daniel Coïsson (Università del Piemonte Orientale) e Michele Müller (Sferalp SA) per meglio spiegare il contributo scientifico e industriale delle rispettive organizzazioni allo sviluppo del progetto
Chiuderanno la mattinata Andrea Nicola (Farmacia Dottor Nicola e Atelier des Idées) e Alessandro Neyroz (Orto VdA), presentando le applicazioni pratiche delle molecole bioattive nei settori cosmetico, nutraceutico e agroalimentare, secondo le esperienze e il contesto alpino della Valle d’Aosta.
Il progetto Agrihealth è finanziato con 636.921 euro per la parte italiana e 118.465 franchi svizzeri per la parte elvetica.
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