Il 14 aprile, a Marsiglia è stata presentata Solideo, la società che ha in carico le infrastrutture da sistemare per le Olimpiadi invernali del 2030, ma su Torino come sede del pattinaggio di velocità ancora non si è deciso.
L’incontro, con i presidenti delle due Regioni Sud e Auvergne-Rhône-Alpes, Arnaud Muselier e Fabrice Pannekoucke, la ministra dello sport Marie Barsacq, ed Edgar Grospiron, presidente del Comitato organizzatore (Cojop) ha voluto offrire un’immagine di solidità del processo organizzativo, a cinque anni dai Giochi.
La pista di pattinaggio all’Oval di Torino
Guardiamo subito alla questione di Torino. L’attribuzione allo stadio Oval della prova di pattinaggio su velocità non è confermata, e potrebbe saltare. Secondo Le Monde, Edgar Grospiron è stato a Torino il 2 aprile, proprio per esaminare l’ipotesi di svolgere la prova all’Oval e per valutarne i costi. Si è trattato allora di una visita sottotraccia, e non vi è notizia di incontri con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, né con il presidente della Regione, Alberto Cirio.
L’Oval di Torino, possibile sede del pattinaggio di velocità, è gestito da GL Events Italia, parte del gruppo francese GL Events. Il contatto per individuare l’OVAL come sede per la prova è probabilmente passato da questo canale, più tecnico che istituzionale, malgrado la comunicazione pubblica.
In effetti, il coinvolgimento di Torino nei Giochi olimpici del 2030 ha un rilievo per le relazioni italo-francesi: con una positiva immagine di prossimità, coerente con la cooperazione disegnata dal Trattato del Quirinale. Sarebbe un’occasione per la città di promozione internazionale, ancora sulla scia dei suoi Giochi del 2006, con presenze turistiche dirette per l’evento.

Nessun incontro italo-francese per il 2030
Tuttavia, l’annuncio del 23 luglio non ha avuto grande seguito: nessun incontro pubblico italo-francese, nulla è emerso al Comitato frontaliero di Nizza del 7 febbraio, Grospiron è andato a Torino senza visibilità nei media. Il convegno sulla montagna di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, a La Thuile in Valle d’Aosta, l’11 e 12 aprile, non ha proprio sfiorato la questione del pattinaggio olimpico del 2030 a Torino.
Non si vede oggi un progetto italo-francese intorno ai Giochi olimpici del 2030, anche se limitato alla sola prova di pattinaggio di velocità. Inoltre, il criterio del comitato organizzativo francese sembra essere soltanto legato ai costi.
L’organizzazione non sarebbe difficile: il modello è stato praticato di recente con il Tour de France che nel 2024 è partito da Firenze ed è passato a Torino e Pinerolo prima di attraversare il Monginevro, con vantaggi di comunicazione e in buona collaborazione. C’è tuttavia anche una dimensione “nazionale”: per i Giochi di Cortina-Milano 2026, il governo italiano ha preferito non svolgere a Innsbruck in Austria la gara di bob, e ha deciso di costruire a Cortina d’Ampezzo la struttura per la prova, malgrado i costi.
La questione di Torino non è quindi chiusa, e la prova di pattinaggio di velocità non si svolgerà comunque in Francia. A Marsiglia, il 14 aprile, Grospiron ha detto di aver visitato i due siti, quello olandese (che ha piste già in funzione, considerato lo sviluppo dello sport nel Paese) e quello di Torino, che richiede investimenti.
La cartina dei siti delle competizioni
La nascita della società Solideo, che avrà un bilancio di un miliardo di euro, consente di avviare i procedimenti e poi i lavori in diversi impianti.
Nell’occasione Grospiron ha già elencato alcuni dei siti scelti, tra cui il villaggio olimpico a Briançon, al Fort des Trois Têtes, e la pista di bob a La Plagne, recuperando quella delle Olimpiadi del 1992, tutt’ora in funzione. Si tratta di riqualificazioni di strutture esistenti, salvo il doppio stadio di pattinaggio a Nizza, che sarà nuovo. Dovrebbe essere realizzato vicino all’area Allianz, all’ingresso della città, e al momento non dovrebbe comprendere la lunga pista, di 400 metri, del pattinaggio di velocità.
Le Monde e Nice Matin hanno osservato che è stata ancora rinviata, forse per poco, la nomina di Cyril Linette come direttore generale, anche a supporto di Grospiron. Vi è comunque grande attenzione sui tempi: è la prima volta che si parte con l’organizzazione in soli cinque anni. La cartina dei siti delle competizioni doveva essere presentata il 23 giugno ma lo sarà probabilmente alla fine dell’estate.
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