Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Fai un dono
    • Abbonati
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
      • Contributi e idee
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » I Malloreddus alla campidanese: il cuore della Sardegna in un piatto
    Nos Alpes Cuisine

    I Malloreddus alla campidanese: il cuore della Sardegna in un piatto

    Giorgia GambinoGiorgia Gambino4 Maggio 2025
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    Malloreddus alla campidanese (c) CC BY-SA 2.0, Ewan Munro from London, UK, Wikimedia Commons
    Malloreddus alla campidanese (c) CC BY-SA 2.0, Ewan Munro from London, UK, Wikimedia Commons
    Aoste 728x90px hiver25

    Con le giornate di sole e le temperature miti che già fanno pregustare le prime seppur brevi vacanze estive, la nostra rubrica “Nos Alpes Cuisine” si sposta in Sardegna per assaggiare i Malloreddus alla campidanese. Nota anche come Gnocchetti sardi o Vitellini, questa tipologia di pasta fresca è una delle più conosciute dell’Isola, preferibilmente se servita con un tradizionale sugo a base di salsiccia sarda e pecorino locale.

    Il loro nome potrebbe derivare dal latino “mallolus” nel significato di “piccolo tronco”oppure, in modo più suggestivo, dal dialetto campidanese “malloru” nel significato di “vitello”, a sua volta simbolo di abbondanza e forza. Diffusi soprattutto nella zona del Medio Campidano(nel centro-sud della Sardegna), essi sono comunque presenti in altre aree dell’Isola come Macarrones de punzu, Cigiones, Macarones caidos o Cravaos.

    L’impasto, con farina di semola di grano duro e acqua, era lavorato a mano dalle massaie, che creavano i caratteristici cilindri rigando i pezzetti di pasta su un setaccio in paglia chiamato “su ciuliri”. Anticamente era incorporato direttamente nella pasta anche lo zafferano, ingrediente tipico di alcuni dei momenti più importanti che scandivano la vita contadina, tra cui matrimoni, feste paesane e celebrazioni religiose.

    Gli ingredienti

    Gli ingredienti dei Maloreddus, così come la loro forma piccola e rigata, raccontano una storia antica fatta di coltivazione del grano, lavoro manuale e feste popolari e tradizionali. Per prepararli occorrono dunque anzitutto farina di semola rimacinata di grano duro (350 grammi) e acqua tiepida (170 millilitri).

    Il condimento nella sua versione alla campidanese richiede poi salsiccia di maiale sarda(250 grammi), pomodori pelati (500 grammi) e zafferano (10 grammi). Vi si sommano vino bianco (100 millilitri), cipolla (50 grammi), aglio (10 grammi), basilico (10 grammi), olio extravergine di oliva (30 millilitri) e sale quanto basta.

    Ovviamente, negli anni sono andate sviluppandosi e diffondendosi diverse varianti di tale piatto che, per esempio, prevedono l’aggiunta di peperoncino per un tocco più vivace o l’uso di ragù di cinghiale per un sapore ancora più rustico e deciso. Altri preferiscono per contro condire i Maloreddus con una fonduta a base di Pecorino sardo oppure, in alternativa, con un sugo di pesce e molluschi bianco o rosso.

    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250

    La preparazione dei Malloreddus alla campidanese

    La preparazione dei Malloreddus alla campidanese esordisce impastando la semola con l’acqua tiepida e un pizzico di sale sino a ottenere una pasta liscia da lasciare riposare per mezz’ora. Prosegue poi formando a mano lunghi cordoncini da cui si ricavano piccoli tocchetti: trascinandoli su un rigagnocchi o su un semplice setaccio si ottiene la loro tipica rigatura. Cospargerli di farina di modo da evitare che si attacchino in riposo o in cottura e mettere da parte in frigorifero coperti da un canovaccio da cucina in attesa di potere completare il piatto.

    Passando ancora al condimento, è necessario soffriggere un trito di aglio e cipolla in poco olio extravergine di oliva, aggiungendovi poi la salsiccia a pezzetti e facendo rosolare e sfumare con il vino bianco. Una volta raggiunto il punto di cottura della carne e prima che essa rischi di bruciare, unire ancora i pomodori pelati, il basilico spezzettato e lo zafferano a completare così il sugo.

    Attorno allo scadere delle tempistiche di completamento di questo, le quali oscillano attorno al quarto di ora circa, lessare i Maloreddus in abbondante acqua salata e scolarli dopo qualche minuto anche se ancora al dente. Saltarli ora direttamente nel loro condimento oramai pronto e servirli caldi con una abbondante spolverata di pecorino sardo, eventualmente accompagnati da un bicchiere di vino anche esso sardo come il Cannonau.

    LEGGI ANCHE: Il sapore delle montagne piemontesi negli Gnocchi della Val Varaita

    Winter tales 21 e 28 dicembre, con gusto
    Ovum 300x250
    Featured
    Giorgia gambino
    Giorgia Gambino
    • Facebook

    Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    Il Babbo Natale che arriva dal mare al porto di Oneglia (c) Comune di Imperia
    Eventi

    Babbo Natale dal mare a Imperia, tra le cose da ricordare

    26 Dicembre 2025
    La mappa interattiva delle lingue alpine, La carte interactive des langues alpines (c) AlpiLinK
    Patrimonio

    “AlpiLinK”, la mappa sonora delle lingue alpine

    25 Dicembre 2025
    Un moment du Festival des lumières de Saint-Gervais (c )Boris-Molinier Mairie de Saint-Gervais
    Eventi

    Lumières Saint-Gervais, Natale nelle luci

    25 Dicembre 2025
    Emmanuel Carrère, lor de son discours au petit Cervin, le 6 dècembre 2025 (c) Enrico Martial Nos Alpes
    Contributi e idee

    Emmanuel Carrère: “Cercherò quindi di fare un discorso pieno di speranza”.

    25 Dicembre 2025
    I centri urbani di Chambéry, Les centres urbains de Chambéry (c) CC BY-SA 3.0, Florian Pépellin, Wikimedia Commons
    Infrastrutture

    Chambéry investe per il rilancio dei centri urbani

    24 Dicembre 2025
    Kin L'oro nelle arti giapponesi, della mostra al MegaMuseo di Aosta
    Publiredazionali

    L’oro nell’arte giapponese tra storia, luce, tecnica e bellezza, al MegaMuseo di Aosta

    24 Dicembre 2025
    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250
    Ovum 300x250
    Winter tales 21 e 28 dicembre, con gusto
    GLI ULTIMI ARTICOLI
    Il Babbo Natale che arriva dal mare al porto di Oneglia (c) Comune di Imperia

    Babbo Natale dal mare a Imperia, tra le cose da ricordare

    26 Dicembre 2025
    La mappa interattiva delle lingue alpine, La carte interactive des langues alpines (c) AlpiLinK

    “AlpiLinK”, la mappa sonora delle lingue alpine

    25 Dicembre 2025
    Un moment du Festival des lumières de Saint-Gervais (c )Boris-Molinier Mairie de Saint-Gervais

    Lumières Saint-Gervais, Natale nelle luci

    25 Dicembre 2025
    Emmanuel Carrère, lor de son discours au petit Cervin, le 6 dècembre 2025 (c) Enrico Martial Nos Alpes

    Emmanuel Carrère: “Cercherò quindi di fare un discorso pieno di speranza”.

    25 Dicembre 2025
    DA NON PERDERE
    Extrait de la couverture du livret avec la poésie de Jean-Baptiste Cerlogne, Lo tzemin de fer

    Il primo treno che arrivò in Valle d’Aosta nel 1886, con « lo Tzemin de fer »

    By Caterina Pizzato13 Dicembre 2025

    Caterina Pizzato ci propone il racconto dell’arrivo del primo treno in Valle d’Aosta, ormai integrata nel Regno d’Italia, nel 1886

    La Regina Margherita nel costume di Gressoney, da un ospuscolo del comune di Gressoney-Saint-Jean su Villa Margherita, edito nel 2020

    Castel Savoia a Gressoney, con gli occhi della Regina Margherita

    20 Dicembre 2025
    Il Museo Le Alpi dei ragazzi, Forte di Bard, Valle d’Aosta; Le Musée Les Alpes des jeunes, Fort de Bard, Vallée d’Aoste (c) Love VdA

    Riapre al Forte di Bard (Valle d’Aosta) il museo Le Alpi dei ragazzi

    14 Dicembre 2025
    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Iscriviti alla nostra Newsletter (versione gratuita semplice)

    Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    Tignes et le lac, ainsi que ses immeubles - Tignes e il lago, con gli immobili e gli alloggi (c) CC BY SA 4_0 Tiia Monto Wikimedia Commons

    Alloggi per lavoratori stagionali nelle Alpi, la residenza Seyjoun a Tignes

    30 Agosto 2025
    Genova, vista del fronte del porto con la sopraelevata (c) CC BY SA 4_0 Elisabetta Castellano Wikimedia Commons

    Elezioni comunali a Genova 2025

    24 Maggio 2025
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.