La società ATMB (Autostrada e Tunnel del Monte Bianco) che gestisce per la parte francese il traforo e l’autostrada fino e oltre Ginevra, sostiene il carpooling (covoiturage) e il trasporto elettrico, con effetti sul traffico, nella logica della riduzione delle emissioni CO2.
Una società autostradale tradizionale, di solito e certamente in Italia, cerca di massimizzare i ricavi, quindi di aumentare il traffico e/o le tariffe, evidentemente a scapito delle emissioni. In Francia, tuttavia, i concessionari autostradali, come Vinci, hanno iniziative per promuovere la mobilità condivisa e ridurre gli impatti ambientali. Succede anche nelle infrastrutture al Monte Bianco.
ATMB pubblica con politiche pubbliche
ATMB è di proprietà interamente pubblica come controllo e come indirizzo. Il 91,33% delle azioni sono dello Stato francese (67,3%), dei dipartimenti dell’Alta Savoia e dell’Ain (18,62%), e del Cantone e città di Ginevra (5,41%).
La quota statale (67,3%) è del Fondo per lo sviluppo di una politica intermodale di trasporto nel massiccio alpino (Fonds pour le développement d’une politique intermodale des transports dans le massif alpin – FDPITMA). Il nome parla da sé, fa capire che lo scopo è un qualche cambiamento nella mobilità verso l’intermodale, anche al Fréjus, dove il fondo controlla la società francese del traforo, la SFTRF.
ATMB si è allineata anche giuridicamente agli obiettivi pubblici di riduzione delle emissioni, dell’impatto ambientale e di introduzione di innovazione e servizi capaci di migliorare l’attrattività e la mobilità nel territorio. Il 7 luglio 2021, ha integrato negli statuti il riferimento alla legge statale “PACTE”, promulgata il 22 maggio 2019, che riguarda lo sviluppo delle imprese con le componenti sociali, di inclusione e ambientali. Un’autostrada che prova a ridurre le emissioni un po’ stride, e fa sospettare che si tratti di greenwashing: ma non è così e ci sono alcuni segnali puntuali.
Il car pooling (covoiturage) sul versante francese del Monte Bianco
A fine 2023, circa il 20% dei clienti in passaggio ai caselli di ATMB è in car pooling, cioè condivide il viaggio con un collega o comunque un’altra persona. Si tratta di un risultato piuttosto alto perché misurato sui tragitti a pedaggio: la media in Francia, per ogni tipo di strada, è di poco inferiore all’1% (900.000 in carpooling su 100 milioni di viaggi stimati).
Nel 2023, ATM offriva 687 posti in parcheggi di scambio, che sono in aumento. Nell’area di Bonneville si stanno realizzando lavori per ampliare il numero da 35 a 100 posti, con un locale per le bici e due fermate di autobus. Anche all’uscita di Valserhône (ex-Bellegarde-sur-Valserine), si sta creando un nuovo parcheggio di scambio da 50 posti con tre fermate del bus. Per fare un paragone, sulla tratta Aosta-Torino vi è un solo significativo parcheggio di scambio, al casello di Ivrea, con una fermata di autobus appena distante.
Ci sono altre iniziative di sostegno In Francia . Per esempio, a Grenoble sull’ A48, e a Lione sulle strade M6 e M7 ci sono corsie dedicate alle auto in car pooling, oltre a incentivi finanziari, di cui Nos Alpes ha dato conto. Anche in Italia ci sono iniziative, ma territoriali o per settori, per esempio a Milano o a livello aziendale.
LEGGI: Come la Francia promuove il car pooling, di Giorgia Gambino
Sconto fino al 50% se viaggi in elettrico
Con un telepass dedicato (chiamato Éclaireur – Ricognitore) che si può collocare solo su auto a trazione totalmente elettrica, ATMB riduce il pedaggio del 25% fino a 49 euro nel mese e del 50% se si superano i 50 euro, anche per i pedaggi precedenti. Per esempio, se si spendono 60 euro nel mese lo sconto è di 30 euro. Il telepass, senza riduzioni, funziona normalmente anche in tutte le autostrade francesi e in 450 parcheggi.
L’iniziativa è una novità per l’insieme della Francia, ed è stata introdotta a livello sperimentale fino alla fine del 2025.