Fontainemore, Guarene e Celle Ligure sono i candidati al titolo de “Il borgo dei borghi 2024” nelle Alpi Occidentali nonché i tre comuni italiani sui quali si focalizzerà oggi “Nos Alpes alla scoperta”. In attesa che venga rivelato il vincitore della trasmissione RAI durante la serata di proclamazione ufficiale della prossima domenica 31 marzo, la nostra rubrica vuole rivelare e raccontare a voi lettori bellezze e scorci unici di ognuno dei tre luoghi.
“Il borgo dei borghi 2024”
“Il borgo dei borghi 2024” è una trasmissione televisiva italiana comunemente messa in onda ogni domenica invernale sull’emittente RAI Tre. Giunta quest’anno alla undicesima edizione, essa vuole svelare al pubblico alcune delle più piccole e meno note realtà della Penisola in un viaggio attraverso regioni e territori, tradizione e arte.
Dopo aver raccolto le votazioni settimanali dei borghi auto candidatisi al programma sin da domenica 25 febbraio scorsa, la classifica finale verrà mostrata durante la puntata speciale che precede la Pasqua. Il comune decretato vincitore sulla base di opinione popolare e verdetto di giuria riceverà una apposita targa a evidenziarne il ruolo de “Il borgo dei borghi 2024”.
Oltre i già citati paesini delle Alpi Occidentali sono a oggi in gara per il Nord Italia Grazie (Lombardia), Caldes (Trentino Alto Adige), Muggia (Friuli Venezia Giulia), Torreglia (Veneto) e Castelvetro di Modena (Emilia Romagna). Per il Centro troviamo invece Peccioli(Toscana), Genga (Marche), Stroncone (Umbria), l’Isola del Liri (Lazio), Crecchio (Abruzzo) e Petacciato (Molise). Chiudono la lista le sei località di Sud e Isole di Montesano sulla Marcellana (Campania), Leporano (Puglia), Maratea (Basilicata), Badolato (Calabria), Naro(Sicilia) e Arbatax (Sardegna).
Valle d’Aosta: Fontainemore
Comune all’estrema parte orientale della Valle d’Aosta, sito a una altitudine di 760 metri nella Valle del Lys, Fontainemore è ricco tanto di cultura rurale locale quanto di natura. Secondo la leggenda esso fu creato dal monaco San Maurizio nel 543 dopo che una fonte di acqua iniziò a sgorgare come per miracolo dalla pietra su cui egli si era accomodato a riposare; il villaggio, per tale ragione denominato in lingua francese “Fontaine-Maure” (Fontana Maura), sorgeva attorno a una cappella dedicata a Sant’Antonio Abate.
A oggi il paese ospita la Riserva naturale del Mont Mars, la più vasta della regione, una area protetta costellata da flora e fauna tipiche nonché attraversata dal sentiero principale dell’annuale Processione di Oropa. Molte delle piccole frazioni, rimaste pressoché invariate nelle loro caratteristiche passate, nascondono costruzioni, cappelle e oratori che ancora narrano di una antica vocazione agricola.
Piemonte: Guarene
Guarene è per contro un piccolo comune di poco più di 3 mila abitanti in provincia di Cuneo e nelle immediate vicinanze di Alba e delle Langhe, a loro volta patria del celebre tartufo bianco del Piemonte. Dotato di una spiccata vocazione turistica che lo accomuna a Monferrato e Roero, esso mantiene comunque una predilezione agricola, con aziende di piccola e media grandezza dedite alla coltivazione di frutta e alla produzione di vino.
Quanto ai luoghi di interesse che lo contraddistinguono, oltre alle chiese dedicate tra gli altri a San Michele e a San Rocco, primeggia il castello riedificato sulle sue stesse rovine dopo la distruzione avvenuta nel XVIII secolo su disegno del conte Giacinto Roero. Anche la passeggiata panoramica con vista su Alba e sulle Langhe costruita sulle antiche mura desta attenzione nei visitatori, così come il Parco di arte della Collina di San Licerio, primo esempio locale di land art creato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Liguria: Celle Ligure
Comune costiero nonché una delle principali località turistiche della Liguria, Celle Ligure si situa sulla cosiddetta Riviera delle Palme in provincia di Savona. Nato come fondo donato nel 1014 da Enrico II detto Il Santo ad alcuni suoi signori lombardi, piemontesi e liguri, l’insediamento è stato parte integrante e attiva nella storia della Repubblica marinara di Genova.
Oltre alla passeggiata panoramica a pieno affaccio sul mare, il paese possiede differenti punti di attrattiva tanto religiosi quanto civili, tra cui le chiese intitolale a San Michele o alla Madonna oppure le suggestive e colorate tipiche abitazioni che punteggiano. In aggiunta, esso coltiva una attività ceramica già precocemente nata nel XVIII secolo, inizialmente come produzione di stoviglie per utilizzo quotidiano e successivamente a maiolica per i prodotti delle classi abbienti.