Passo dopo passo, immerso tra il rigoglioso fogliame degli alberi e sotto lo sguardo attento degli animali che popolano il verde, Daniele Zovi si avventura a narrare la “Autobiografia di una foresta di montagna”. Quella che era iniziata come una semplice camminata attraverso l’Altopiano di Asiago, nei pressi di Vicenza, diviene per lui un autentico viaggio tra ricordi e riscoperte personali che egli affida alle pagine del suo volume.
Lungo i trenta chilometri che compongono il sentiero scelto, lo sguardo di Daniele Zovi viene attirato dalle bellezze che lo circondano, dalle piante ai licheni, dai funghi ai ceppi, dalle impronte sul terreno ai suoni che lo accompagnano come una melodia. In un eterno ed effimero istante, egli si sofferma a contemplare i dintorni, catapultato indietro nel tempo e lungo i secoli di storia di cui essi sono intrisi.
“Autobiografia di una foresta di montagna” si configura quale diretto seguito del precedente “Autobiografia della neve”, a sua volta protagonista del programma “De cause à effets, le magazine de l’environnement” (“Dalla causa all’effetto, il magazine dell’ambiente”) di France Culture. Il volume delle Éditions Glénat è stato tradotto nella sua versione francese da Florence Courriol-Seita ed è acquistabile online direttamente dal sito web dell’editore.
Scrittore e divulgatore nonché esperto di foreste e di animali selvatici, Daniele Zovi è autore di numerosi articoli scientifici nonché realizzatore alcuni documentari storico-naturalistici. Una delle sue più recenti pubblicazioni, il già citato “Autobiografia della neve”, è stato vincitore nel maggio del 2021 del “Premio Itas Libro di montagna” nella sezione “Ricerca e ambiente”; il libro è stato anche tradotto in lingua francese con la collaborazione di Anita Rochedy e arricchito dal sottotitolo “Histoires d’un monde silencieux” (“Storie di un mondo silenzioso”).