Sono stati presentati al pubblico lo scorso giovedì 4 aprile i tre nuovi Trenini Verdi delle Alpi che da Domodossola, in Piemonte, raggiungeranno Berna. I tre mezzi “Mika” a marchio BLS, società svizzera incaricata del servizio ferroviario regionale sulla linea di confine, sono stati battezzati con i nomi delle altrettante città di Italia e Svizzera che essi toccano, ovverosia “Briga”, “Varzo” e “Domodossola”.
I Trenini Verdi delle Alpi
I Trenini Verdi delle Alpi svolgono una duplice funzione di trasporto giornaliero per i pendolari frontalieri e di veicoli turistici per coloro che vogliano sperimentare un viaggio panoramico attraverso montagne, laghi e città. Le fermate intermedie coincidono in Italia con Varzo, Iselle di Trasquera e Preglia e in Svizzera con Briga, Eggerberg, Ausserberg, Hohtenn, Goppenstein, Kandersteg, Frutigen, Reichenbach, Mülenen, Spiez, Thun e Münsingen.
In una ottica di traffico quotidiano e turismo regionale sostenibili, i mezzi sono completamente elettrici nonché dotati di una zona bistrot. A bordo è peraltro possibile sperimentare immersioni di realtà aumentata nel panorama svizzero che caratterizza il viaggio nonché ascoltare i podcast dedicati alle singole tappe del percorso.
Per poter prenotare la propria corsa sui Trenini Verdi delle Alpi, della durata completa di 2 ore e 20 minuti, e comperare una “Carta giornaliera BLS Trenino Verde” è sufficiente accedere al portale dedicato del sito web BLS.
Le linee locali
Oltre alla linea d’oltralpe Domodossola-Berna coperta dai Trenini Verdi delle Alpi, a decorrere dal 1° gennaio del 2025 verranno ripristinate in Piemonte le linee locali Cuneo-Saluzzo-Savigliano e Ceva-Ormea. Grazie a un contratto di pre-assegnazione del servizio della durata di dieci anni siglato tra Agenzia della Mobilità Piemontese e ditta Longitude Holding, saranno riproposte 24 corse a bordo di treni diesel di nuova generazione da 155 posti a sedere.
Più nello specifico, saranno riportati 14 mezzi al giorno sulla Cuneo-Saluzzo-Savigliano (40 milioni di euro) e 10 mezzi al giorno sulla Ceva-Ormea (dal 2028); contestualmente, poi, l’azienda RFI investirà 70 milioni di euro per interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza delle due tratte, oramai dismesse dal 2012.
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