Claude Marthaler ama definirsi un “Ciclonauta”, un avventuriero delle due ruote ma anche un esploratore della scalata, un esperto ciclista e un alpinista di talento. Nato a Ginevra nel 1960, dopo una tragica caduta in deltaplano egli decide di sfidare se stesso in una serie di imprese mozzafiato. Dalla scalata dell’Himalaya a un giro del mondo in bicicletta, egli racconta delle sue audacie all’interno di una serie di volumi tra cui “Il canto delle ruote” (Olizane), “Sulla ruota del mondo” (Glènat), “Tra sella e terra” (Olizane).
L’ultima sezione della luminosa carriera di sportivo di Claude Marthaler è però affidata alle pagine della sua autobiografia “Voyages sellestes: les montagnes du monde à deux roues” (“Viaggi in sella: le montagne del mondo su due ruote”), edita dalle Éditions Glénat. Qui egli ha modo di dare voce e profondità alle sue peregrinazioni in bicicletta, per lui trasformatesi da passione in autentico modus vivendi, nonché di approfondire la cultura e l’evoluzione del ciclismo da un capo all’altro dei cinque continenti dove egli è potuto approdare.
Come in un perfetto e armonico abbraccio, però, anche l’alpinismo scorre nelle vene di Claude Marthaler, intrinsecamente legato alle due ruote come parte integrante di tutti i suoi viaggi. Fondamentale è dunque il suo ruolo anche in “Viaggi in sella”, decimo dei suoi libri dove egli narra di tre dei suoi più recenti progetti sportivi. Si tratta delle spedizioni attraverso la catena montuosa del Pamir (Kirghizistan, Tagikistan e Afghanistan), verso la vetta dell’Amnye Machen (Tibet Orientale) e lungo il sentiero denominato Great Divide sulle Montagne Rocciose (Canada, Stati Uniti e Messico).
L’autobiografia, pubblicata nella collezione “Montagna e sport”, è acquistabile sul sito web delle Éditions Glénat al prezzo di 19,95 euro. Claude Marthaler possiede anche una sua propria pagina internet visitabile al seguente indirizzo.
LEGGI ANCHE Denis Ducroz racconta l’alpinismo in solitaria di “Valery Babanov”