Politiche e interventi mirati ma anche azioni di cooperazione e valorizzazione reciproche costituiscono la principale linea di ideazione e sviluppo del progetto Interreg Alcotra “A-Mont”. Inserito nella programmazione Italia-Francia 2021/2027, esso è primariamente volto alla definizione di una strategia transfrontaliera e dunque condivisa inerente le problematiche che accomunano i territori di montagna di Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia.
Scheda tecnica
Il progetto “A-Mont”, afferente alla tematica Interreg “Miglior governance della cooperazione”, è stato lanciato ufficialmente lo scorso mercoledì 25 ottobre tramite una apposita riunione svoltasi a Torino. Il tema della governance transfrontaliera è anche collegato all’attuazione del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia.
I beneficiari istituzionali che vi aderiscono, con la Regione Piemonte come capofila, sono la Regione autonoma Valle d’Aosta e il Dipartimento della Savoia; a questi si aggiungono l’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani (UNCEM) e l’Institut d’études fédéralistes et régionalistes Fondation Émile Chanoux di Aosta.
Il budget complessivo assegnato all’iniziativa ammonta a 418.246 euro, di cui 334.596 euro derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e 83.649 euro derivanti da contropartite. Sul totale 311.996 euro (249 596 euro di FESR e 62.399 euro di contropartite) sono toccati all’Italia mentre i rimanenti 106.250 euro (85.000 euro di FESR e 21.250 euro di contropartite) sono toccati invece alla Francia.
Il progetto “A-Mont”
La finalità ultima con la quale i differenti partner hanno deciso di impegnarsi nell’iniziativa “A-Mont” è quella di andare a identificare sfide, priorità e obiettivi di intervento che tengano conto delle specificità territoriali dei tre territori. Questo sarà poi funzionale, grazie all’utilizzo di strumenti di matrice europea e risorse nazionali e regionali, a proporre una logica di azione integrata nella costruzione della montagna del futuro.
Tra gli step progettuali da compiersi per raggiungere tale prefissato traguardo figura anzitutto la firma di un “Accordo Quadro transfrontaliero Montano – AQTm” orientato a stabilire quali siano le prospettive a breve e a medio termine per agire nel concreto all’interno dello spazio pilota. Seguirà ancora l’istituzione di un comitato tecnico-politico composto da amministratori locali piemontesi, valdostani e savoiardi, il quale sarà incaricato di sancire una forma di cooperazione stabile e duratura da un capo all’altro della frontiera italo-francese.
LEGGI ANCHE “S.T.A.R.T.”: migliorare la cooperazione franco-svizzera nell’Agglomération Urbaine du Doubs