Si dipanano su tutto il territorio delle Alpi Marittime, celando tesori inestimabili nati da un ambiente gentile e dall’amore degli agricoltori come un cortese invito all’assaggio : sono le “Strade dei sapori” (“Routes des saveurs”), gli itinerari gastronomici alla scoperta dei gusti e delle tradizioni tipici dal mare alla montagna.
Il percorso di degustazione prende il via con il limone di Mentone, frutto a Indicazione Geografica Protetta (IGP) protagonista di una Festa prossimamente di un nosalpes.eu/2024/03/04/mentone-avra-presto-un-salone-degli-agrumi/ tutti dedicati. Esso si differenzia dagli altri agrumi in quanto dotato di una forma ellittica anziché rotonda nonché di una colorazione giallo brillante, dovuta alla sua inconfondibile ricchezza di vitamine ed essenze. La sua buccia è finemente granulata e ben aderente agli spicchi, mentre il suo profumo intenso con aroma di citronella fresca rivela sin da subito un sapore semi-acido e privo di amarezza.
Dopo l’acidità tipica dei frutti autunnali per antonomasia, le “Strade dei sapori” delle Alpi Marittime concedono un pizzico di dolcezza grazie al miele, a oggi confezionato da una dozzina di produttori locali. Risultato di un complesso processo che vede coinvolte le api da miele, esso si compone principalmente di glucosio e fruttosio ma contiene ugualmente anche una serie di enzimi, aminoacidi, vitamine, minerali, antiossidanti e sostanze antibatteriche. Gustoso e buono per la salute, esso è stato peraltro premiato dal Concorso generale agricolo svoltosi in concomitanza con il Salone internazionale dell’Agricoltura di Parigi.
Terza e quarta tappa di tale goloso itinerario sono rappresentate da due bevande di eccellenza, ovverosia la birra e il vino confezionati nel dipartimento. Succo millenario simbolo di convivialità e tradizione, la prima viene prodotta da una serie di birrifici indipendenti tra la Costa Azzurra e il Marais facenti capo al consorzio BIAM (Brasseries Indépendantes Azuréennes et Maralpines); comunità dinamica nata e cresciuta attorno all’artigianalità, esso promuove valori quali l’accessibilità economica e una filiera quanto più possibile corta. Per ciò che concerne il vino, invece, è la posizione strategica dei vigneti del territorio, adagiati su verdi terrazze collinari proprietà di aziende a conduzione famigliare, a conferirgli particolarità uniche in termini di profilo aromatico e struttura. Variabile dai rossi corposi ai bianchi rinfrescanti e ai rosati delicati, la gamma di proposte vanta a oggi diverse Denominazioni di Origine Protetta (DOP) ma anche Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e IGP.
E per accompagnare un buon bicchiere non vi è nulla di meglio di uno dei saporiti e consistenti formaggi delle “Strade dei sapori” delle Alpi Marittime. Utilizzando esclusivamente ingredienti di base quali latte, colture di acido lattico e caglio, gli allevatori seguono rigorosamente le tradizioni casearie del territorio nel dare vita all’ampia varietà di vaccini, ovini e caprini disponibili all’assaggio o all’acquisto.
L’ultima fermata è rappresentata da un immancabile condimento sulle tavole dei francesi, l’olio di oliva, per i quali non soltanto il dipartimento bensì tutta la Regione del Sud sono divenuti celebri. Coltivati a terrazzamento per massimizzarne l’esposizione al sole, gli oliveti locali producono olive di differenti varietà, tra le quali la più diffusa è la “Cailletier” o “Niçoise”. A oggi la loro lavorazione avviene sotto l’attenta supervisione del Syndicat Interprofessionnel de l’Olive de Nice (SION, Sindacato Interprofessionale dell’Oliva di Nizza), che conta complessivamente 102 membri tra olivicoltori, frantoiani e pasticceri su 99 comuni delle Alpi Marittime.