Le albicocche delle Baronnies, zona sita tra i dipartimenti del Drôme e delle Alte Alpi e dunque a cavallo tra Regione del Sud e Regione Alvernia-Rodano-Alpi, hanno ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Emblema del Parco naturale regionale delle Baronnies Provençales, esse vengono coltivate in tredici varianti, ovverosia “Sefora”, “Lido”, “Orangered”, “Délicecot”, “Bergeval”, “Digat”, “Bergarouge”, “Orangé de Provence”, “Ladycot”, “Bergeron”, “Rosé de Provence”, “Anegat” e “Oscar”.
Tali frutti vengono prodotti da una cinquantina di agricoltori su di una superficie complessivamente pari a 1.500 ettari e ripartita sul territorio di 87 comuni; la produzione annuale ammonta a circa 10 mila tonnellate, che beneficiano delle condizioni di forti escursioni termiche, terreni scoscesi e Sole a picco che connotano la zona tra la Provenza, il Mar Mediterraneo e le Alpi.
Per essere riconosciute come tali, le albicocche delle Baronnies devono crescere a quote di montagna e a una altitudine minima di 200 metri, all’interno di frutteti dotati di infrastrutture agroambientali e densità di impianto controllata. Questo conferisce loro un aspetto rosato nonché un elevato contenuto di fruttosio e dunque una dolcezza riconoscibile.
Il processo di attribuzione della IGP è esordito nel 2016 in collaborazione tra il conseil spécialisé Arboriculture fruitière (consiglio specializzato Frutticoltura) della Chambre d’agriculture (Camera dell’agricoltura) del Drôme e l’Institut national des Appellations d’Origine (Istituto nazionale delle Appellazioni di Origine); inoltre, a oggi il frutto è al centro delle attività e dell’impegno del sindacato dedicato delle albicocche delle Baronnies.
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