Questo fine settimana a concludere il mese di settembre sarà ancora caratterizzato nelle Nostre Alpi da condizioni meteorologiche instabili, le quali hanno portato a stabilire allerte tra il giallo e l’arancione per il forte rischio di inondazioni. In particolare la situazione concerne l’Alta Savoia e la Savoia (allerta arancione), la Valle d’Aosta (allerta arancione) e il Cantone del Vallese (allerta gialla) ma anche le Alpi Marittime, le Alpi di Alta Provenza e le Hautes-Alpes (allerta gialla).
Alta Savoia e Savoia
Alta Savoia e Savoia, così come Ain e Isère ma anche Jura, sono interessati oggi, giovedì 26 settembre, dal regime di allerta arancione dovuto alla perturbazione che sta interessando la regione dalla serata di ieri, mercoledì 25 settembre. Accompagnata da venti a tratti intensi, essa sta provocando precipitazioni copiose con totali vicini agli 80 millimetri e sino ai 100 millimetri, rendendo concreto il rischio di inondazioni nella zona delle Alpi.
Più nel dettaglio, prima di spostarsi verso l’area del Rodano, tali fenomeni porteranno oltre dodici ore di piogge continue nelle zone menzionate. Tra Ain e Alta Savoia sono difatti attesi tra i 50 millimetri e gli 80 millimetri, concentrati prettamente nel pomeriggio odierno, mentre tra Isère e Savoia, sono attesi tra i 60 millimetri e gli 80 millimetri.
Secondo il bollettino del portale Vigicrues, sono possibili rapidi innalzamenti del livello dell’acqua o prime esondazioni localizzate che potrebbero rendere ostiche le condizioni di traffico a livello locale. A decorrere da domani, venerdì 27 settembre, tutti i dipartimenti menzionati dovrebbero passare al regime di allerta gialla, tranne il Giura sul quale l’allerta cesserà direttamente.
Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta le intense piogge attese nella serata odierna hanno spinto gli esperti del Centro funzionale a porre la sezione nord occidentale della regione tra la Valgrisenche e il Gran San Bernardo in allerta arancione. Le precipitazioni potrebbero difatti innescare problemi alle reti idriche, allagamenti, piccole esondazioni e colate detritiche, cadute di massi e frane superficiali.
Per precauzione, inoltre, sono state chiuse al traffico pedonale e veicolare le strade verso la Val Vény e Val Ferret (Courmayeur). Mentre la prima non sarà accessibile sino alle 8 di domani, venerdì 27 settembre, la seconda non sarà percorribile sino a revoca di specifica ordinanza comunale.
Cantone del Vallese
Anche il Cantone del Vallese è soggetto al medesimo pericolo di inondazioni che sta colpendo le Nostre Alpi, il tutto a causa delle piogge continue e a tratti abbondanti cadute nella giornata odierna. Su di una buona parte del territorio è stata dunque posta allerta di grado uno (arancione), al momento assente nella zona orientale ma rafforzata a grado due (rossa) nell’Haut-Chablais.
Nel comune di Salvan già giovedì mattina è stata chiusa la strada tra le frazioni di Van d’en Bas e Van d’en Haut.
L’ondata su precipitazioni di oggi porterà i totali a sfiorare tra i 30 millimetri e i 70 millimetri, divenendo localmente più elevati nelle Alpi Occidentali sino ai 70 millimetri e ai 100 millimetri. Sono dunque attesi un aumento delle portate fluviali, che potrebbe portare a qualche esondazione locale di torrenti e fiumi secondari, e alcune frane locali.
Alpi Marittime, Alpi di Alta Provenza e le Hautes-Alpes
Anche le Alpi Marittime sono soggette all’allerta gialla per piogge e inondazioni lungo tutta la giornata odierna, con particolare riferimento alle zone di Nizza; non dissimile nemmeno la situazione tra le Alpi di Alta Provenza e le Hautes-Alpes.
La zona non è comunque nuova ai disagi del meteo, che lo scorso lunedì 23 settembre avevano provocato un episodio temporalesco breve ma violento che ha a sua volta causato problematiche sulle strade di Cannes. Qui i livelli di pioggia hanno raggiunto i 30 millimetri, generando estesi allagamenti ma senza provocare alcuna vittima. Questo aveva portato alla chiusura precauzionale di alcune spiagge di Antibes e dei dintorni che ora sono state riaperte alla frequentazione del pubblico.
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