Palazzo Madama (Torino) esplora lingua e cultura popolare ma anche memoria e patrimonio collettivo nella mostra “Memorie d’acqua. Parole e immagini”, allestita sin dallo scorso lunedì 23 settembre. L’esposizione sarà visitabile sino al prossimo lunedì 18 novembre parallelamente alla controparte “Change!” dedicata alle comunità che abitano lungo il Fiume Po.
“Memorie d’acqua. Parole e immagini”
“Memorie d’acqua. Parole e immagini” è stata curata da Matteo Rivoirae della redazione dell’Atlante linguistico italiano, istituto di raccolta documentale dei dialetti italiani. Fondato nel 1924 presso l’Università di Torino sotto la direzione di Matteo Giulio Bartoli, esso si è occupato della collezione sistematica di carte geografiche con riprodotte le corrispondenti traduzioni dialettali scritte e parlate.
La mostra vuole valorizzare nello specifico l’attività portata avanti dal primo raccoglitore di voci, Ugo Pellis, presentando la selezione dei suoi lavori nonché gli strumenti da egli utilizzati. Presso le sale “Piccola Guardaroba” e “Gabinetto Cinese” di Palazzo Madama, lingua e memoria avranno spazio anche attraverso dati e fotografie risalenti al periodo tra gli Anni Trenta e gli Anni Quaranta.
A oggi il progetto conta oltre 5 milioni di schede dialettali e quasi 10 mila scatti fotografici di grande valore etnografico e documentari, una testimonianza preziosissima dell’Italia rurale della prima metà del Novecento.
“Change!”
La mostra che Palazzo Madama dedica alla lingua italiana si inserisce nella più vasta esposizione denominata “Change!”, in programma sino al prossimo lunedì 13 gennaio 2025. Organizzata sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica nonché sotto la curatela di Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni Villa, essa è incentrata sui cambiamenti del Fiume Po alla luce del cambiamento climatico.
L’allestimento si compone di una pluralità di dipinti, fotografie, illustrazioni e infografiche a narrazione della complessa articolazione del paesaggio italiano dalle Alpi al Mediterraneo. Sua tematica principale è proprio l’acqua, da sempre supporto essenziale per le attività agricole e industriali nonché a oggi bisognosa di crescenti soluzioni a sua tutela.
Il Fiume Po, con i suoi 652 chilometri di lunghezza e i suoi 87 mila chilometri quadrati di bacino idrografico, serve a oggi 1,9 milioni di abitanti, oltre a coprire il 37% della produzione agricola e il 55% dell’industria zootecnica della Penisola. Il percorso espositivo si innesta bene con la controparte “Memorie d’acqua. Parole e immagini” analizzando aspetti congiunti quali gestione sostenibile dell’acqua e cura della biodiversità.
Informazioni pratiche
Le mostre “Memorie d’acqua. Parole e immagini” e “Change!” sono visitabili nei giorni e negli orari di apertura di Palazzo Madama, ovverosia tutti i giorni tranne il martedì tra le 10 e le 18. Il costo del biglietto ammonta a 12,00 euro per l’intero e a 10,00 euro per il ridotto, con possibilità di visite guidate nel fine settimana a cura di Theatrum Sabaudiae.
Parallelamente, vi è l’opportunità di godersi anche le ulteriori esposizioni temporanee nonché di ammirare le collezioni del polo museale, da approfondire al seguente link.
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