L’impianto di trattamento e gestione dei rifiuti di Colli a Taggia, in provincia di Imperia, verrà realizzato nonostante la revoca dei finanziamenti europei previsti dal PNRR. Lo ha dichiarato il 18 dicembre il sindaco di Imperia e presidente della provincia, Claudio Scajola, durante l’assemblea dei sindaci.
L’opera, sotto forma di biodigestore e trattamento meccanico-biologico, dovrebbe essere completata entro gennaio 2027, mentre la provincia è al lavoro per reperire le risorse finanziarie necessarie.
La revoca dei fondi e i motivi del ministero
Il Ministero dell’Ambiente ha revocato alla provincia di Imperia il finanziamento di 6,5 milioni di euro destinato alla realizzazione dell’impianto, il cui investimento complessivo raggiunge i 300 milioni complessivi.
La decisione è motivata da una difformità tra il progetto e quello originariamente proposto con il PNRR.
Secondo il ministero, il progetto attuale non è funzionalmente autonomo ma è collegato a un impianto integrato oggetto di project financing. Questo include un sistema di trattamento meccanico-biologico (TMB), che non era previsto nella proposta iniziale e nell’avviso pubblico. Inoltre, il ministero ha sottolineato che l’inserimento della discarica di servizio, indispensabile al funzionamento del biodigestore, altera la finalità originale del progetto.
Un elemento critico in particolare riguarda il rispetto del principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), previsto dal PNRR per garantire che i progetti finanziati non arrechino danni significativi all’ambiente. Nel caso dell’impianto di Colli a Taggia, il progetto attuale non soddisfa il requisito, anche perché non è esclusivamente dedicato al trattamento della raccolta differenziata.
I prossimi passi e le alternative
Secondo Scajola, l’impianto è essenziale per ridurre i costi di gestione dei rifiuti e per evitare il trasferimento dei rifiuti stessi verso Genova, pratica attualmente in vigore. La società AMIU di Genova, che gestisce l’ambiente e i rifiuti per il capoluogo ligure, potrebbe assumere un ruolo centrale nella realizzazione e gestione delle opere.
In passato, il piano aveva origine da Idroedil srl, con sede a Taggia, e dall’azienda olandese WTT-Waste Treatment Technologies B.V., situata a circa 150 chilometri da Amsterdam, vicino al confine tedesco.
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