Il 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le Zone di Mobilità a Basse Emissioni (ZFE-m) negli agglomerati di Annecy e Annemasse, in Alta Savoia. Una misura necessaria per proteggere l’ambiente e la popolazione in un’area di confine soggetta all’inquinamento da traffico stradale.
Cosa sono le Zone di Mobilità a Basse Emissioni (ZFE-m)?
Si tratta di un programma volto a migliorare la qualità dell’aria vietando l’accesso a determinate aree urbane ai veicoli più inquinanti. L’introduzione delle Zone a Basse Emissioni negli agglomerati francesi con più di 150 mila abitanti è in linea con Legge Clima e Resilienza del 2021, che ne prevedeva l’implementazione in 33 agglomerati urbani francesi entro la fine del 2024. Tre di questi si trovano sul territorio delle Nostre Alpi, ovverosia Annecy, Annemasse e Chambéry.
I veicoli che circolano in queste zone restrittive devono essere dotati di una “vignette” (adesivo) Crit’Air, un certificato di qualità dell’aria che classifica i veicoli in base alla loro età e alle loro emissioni di particelle fini e ossidi di azoto. A partire dall’inizio di gennaio 2025, coloro che ne sono sprovvisti saranno passibili di una multa di 68 euro per i veicoli leggeri e di 135 euro per i veicoli pesanti. Il contrassegno può essere ordinato online sul sito del Governo.
La ZFE negli agglomerati di Annemasse e Annecy
Un dato aiuta a spiegare l’introduzione della ZFE in Alta Savoia: il 69% delle emissioni di ossidi di azoto nell’area del Grand Annecy è generato dal traffico stradale, secondo l’istituto di monitoraggio dell’aria ATMO Auvergne Rhône Alpes.
I due agglomerati di Annemasse e Annecy stanno applicando le restrizioni legate alla ZFE-m allo stesso modo, così le misure antinquinamento potranno essere attuate nell’arco di diversi anni. Nel 2025 saranno penalizzati solo i veicoli non classificati (senza adesivo). Nel 2028 saranno vietati i mezzi Crit’Air 5, seguiti dai Crit’Air 4 nel 2029 e dai Crit’Air 3 nel 2030.
La ZFE-m di Annemasse coprirà i comuni di Ambilly, Annemasse, Cranves-Sales, Gaillard, Juvigny, Vétraz-Monthoux e Ville-la-Grand. La ZFE-m di Annecy si applicherà ai comuni di Annecy, Annecy-le-Vieux, Cran-Gevrier, Meythet e Seynod.
In particolare, quest’anno ad Annecy e Annemasse il divieto si applicherà ai modelli non classificati più inquinanti, ovverosia i veicoli a benzina e diesel commercializzati prima del 31 dicembre 1996. La natura restrittiva della misura ha portato le città dell’Alta Savoia a introdurre un’assistenza finanziaria per aiutare le famiglie più svantaggiate ad acquistare biciclette o a cambiare il proprio veicolo. Anche Annecy offre servizi di mobilità attraverso una rete di autobus e biciclette e crea parcheggi per incoraggiare il car-pooling.
Tuttavia, resta possibile un certo numero di esenzioni per non penalizzare le attività dei servizi medici, dei servizi di distribuzione alimentare o degli artigiani. Anche i veicoli di raccolta e quelli che percorrono meno di 2 mila chilometri all’anno possono beneficiarne.
Annemasse: un’area transfrontaliera particolare
L’agglomerato di Annecy, con una popolazione di 210 mila abitanti, è coperto dalla legislazione ZFE, ma perché anche l’agglomerato di Annemasse, con una popolazione di 90 mila abitanti, la sta introducendo?
A soli 10 chilometri da Ginevra, il secondo accoglie un flusso quotidiano di lavoratori frontalieri in costante aumento negli ultimi anni. Ciò comporta una congestione del traffico automobilistico e quindi una concentrazione di biossido di azoto (NO2) e particolato fine (PM) emessi dai motori a combustione.
Dei 231 mila frontalieri francesi, l’ente di protezione sociale Urssaf ne conta ben 72 mila che vivono in Alta Savoia. A questi si aggiungono i 20 mila svizzeri che abitano nell’agglomerato di Annemasse e che si recano a Ginevra.
Un sistema ZFE che si applica anche ai veicoli immatricolati in Svizzera e in Italia
L’adesivo Crit’Air è indispensabile per tutti i veicoli che circolano negli agglomerati di Annecy e Annemasse, compresi i veicoli non immatricolati in Francia. Così, anche i conducenti svizzeri e italiani devono apporre tale adesivo sul proprio parabrezza.
Persino il Cantone di Ginevra ha introdotto il contrassegno Stick’Air, l’equivalente del contrassegno Crit’Air francese. I due sistemi si basano sulle stesse norme, quindi gli automobilisti possono circolare in entrambi i Paesi senza doverli apporre entrambi.
Un’altra alternativa al contrassegno Crit’Air è l’utilizzo del treno Léman Express per i pendolari transfrontalieri.
Risultati contrastanti per le altre ZFE delle Nostre Alpi
La “Métropole” di Lione ha introdotto il sistema ZFE alcuni anni fa a causa dei livelli particolarmente elevati di inquinamento atmosferico. Di conseguenza, entro il 2025, i veicoli classificati come Crit’Air 3 (auto diesel di oltre 14 anni e auto a benzina di oltre 19 anni) non potranno più circolare su strada.
Tuttavia, dato il timore che questa misura fosse troppo restrittiva, le autorità hanno deciso di non applicare alcuna sanzione nel 2025. Le misure di esenzione sono applicate anche alle persone che utilizzano poco il proprio veicolo e i lavoratori notturni.
La “Métropole” di Grenoble, che applica ugualmente la ZFE, ha deciso di estendere la misura ai veicoli Crit’Air 3 a partire dal 2025, anche se non era obbligata a farlo perché le autorità hanno notato un miglioramento della qualità dell’aria. Come Lione, anche Grenoble ha scelto di non applicare alcuna sanzione quest’anno.
Il 2025 potrebbe essere un anno al di sotto delle previsioni stabilite dalla Legge Clima e Resilienza, mentre gli ultimi rilevamenti atmosferici per il 2024 mostrano una relativa stagnazione delle emissioni inquinanti dopo diversi anni di calo. Ciò è dovuto al fatto che i veicoli Crit’Air 3 non sono stati penalizzati e alla fine dell’indennità di conversione (che finora aiutava i cittadini ad acquistare un veicolo elettrico o ibrido) nel dicembre 2024.
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