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    Home » Articoli » A Cuneo una mostra per i 50 anni del cubo di Rubik
    Cultura

    A Cuneo una mostra per i 50 anni del cubo di Rubik

    Stella OlivettiStella Olivetti31 Gennaio 2025
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    La mostra a Cuneo dedicata al cubo di Rubik, L’exposition à Côni dédiée au cube de Rubik (c) Fondazione CRC
    La mostra a Cuneo dedicata al cubo di Rubik, L’exposition à Côni dédiée au cube de Rubik (c) Fondazione CRC
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    Dal 21 settembre 2024 al 27 aprile 2025, la sala espositiva “Spazio innov@zione” di Cuneo apre le proprie porte per il primo evento espositivo europeo consacrato alla storia del cubo di Rubik. L’esposizione è organizzata dall’Associazione culturale Cuadri in collaborazione con l’azienda di giocattoli Spin Master e con il contributo della Fondazione CRC.

    L’evento si tiene in occasione dei cinquant’anni dall’invenzione del giocattolo simbolo di pensiero logico ma anche di creatività avvenuta nel 1974. Proprio questo è al centro di un allestimento che attraverso video-wall, linee del tempo, teche e alcuni particolari esemplari mira a farlo conoscere e riscoprire.

    La mostra dedicata al cubo di Rubik a Cuneo

    La mostra allestita a Cuneo si sviluppa su tre sale e propone al visitatore un’esperienza immersiva nella storia del cubo e del suo inventore, Ernő Rubik.

    È da una teca contenente i giochi della sua infanzia che la mostra prende il via: passando dal concreto all’astratto, il pubblico può utilizzare postazioni digitali per cimentarsi con i tre giochi che più hanno influenzato la sua creazione, tangram, gioco del quindici e pentamino. Non mancano spazi consacrati alla matematica e agli algoritmi che disciplinano il suo funzionamento nonché un’opera realizzata con 1.800 cubi in occasione della mostra dall’artista Giovanni Contardi.

    Nella seconda sala i visitatori sono invitati a mettersi in gioco, dando spazio alla propria modalità di risoluzione o seguendo i tutorial di Giovanni Contardi, che ha collaborato alla progettazione della sala. Ma non si tratta solo del gioco tradizionale bensì di una sfida che prevede la complicità collettiva del pubblico della mostra. Sulle pareti si disegneranno mosaici sempre diversi che, una volta completati, saranno sostituiti da nuovi pannelli volti a rinnovare l’interesse e la partecipazione.

    La terza e ultima sala si sofferma sull’oggetto in quanto icona pop ricorrente nei mondi della musica, del cinema, della televisione e dell’arte. Può essere dunque particolarmente interessante ricordare la corrente artistica chiamata Rubikcubismo, sviluppatasi verso la fine degli Anni Novanta e ruotante attorno all’artista urbano Invader che ha dato vita a ritratti a mosaico. 

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    Il cubo e il suo inventore, Ernő Rubik

    Inventato nel 1974 dal designer, inventore e architetto ungherese Ernő Rubik, il rompicapo è sin da subito conosciuto come simbolo di pensiero logico e viene inizialmente battezzato “Magic cube”. Il nome “Rubik cube” o “Cubo di Rubik” viene scelto dall’azienda di giocattoli americana Ideal Toy Company, che lo immette sul mercato alla fine degli Anni Settanta.

    Le vendite non sono subito significative ma, grazie a una campagna pubblicitaria televisiva mirata e alle inserzioni all’interno dei giornali, il rompicapo si diffonde a macchia d’olio a livello internazionale. Si stima che nel solo 1982 ne sono venduti più di 100 milioni di pezzi, rendendo così il suo creatore l’uomo più ricco dell’Ungheria e portandolo a essere considerato da molti il giocattolo più venduto della storia.

    Informazioni pratiche

    La mostra “Ernő Rubik e il rompicapo che ha incantato il mondo” ha sede presso “Spazio innov@zione” (Via Roma 17, Cuneo). L’ingresso è libero e gratuito fino a domenica 27 aprile.

    Gli orari di apertura della sala espositiva sono pomeridiani, dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 20 e nel fine settimana (sabato e domenica) dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20.

    LEGGI ANCHE: “Cleopatra. La donna, la regina, il mito” ai Musei Reali di Torino

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    Stella olivetti
    Stella Olivetti

    Dopo un percorso di studi nell'ambito delle lingue e delle letterature straniere, concretizzatosi con una laurea triennale in giapponese, una magistrale con lode in francese e un master in inglese, sono diventata professoressa nella scuola secondaria. Sono appassionata di letteratura, di arte a di tutto ciò che riguarda la cultura di Francia e Giappone. Dedico il mio tempo libero ai viaggi, alla lettura e ora anche alla scrittura.

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