Attraverso mezzo secolo di vita, i Playmobil hanno stuzzicato la creatività di migliaia di bambini, un viaggio intergenerazionale che li ha portati a divenire parte integrante di una mostra dedicata a Cagnes-sur-Mer. L’esposizione temporanea sarà visitabile sino al prossimo mercoledì 19 febbraio presso la Ludoteca municipale della città delle Alpi Marittime sita a 14 chilometri a sud di Nizza.
La mostra
All’interno dei locali della Ludoteca municipale di Cagnes-sur-Mer sono ricostruiti attraverso una sessantina di scatole di Playmobil quattro diorami di altrettanti quartieri simbolo della città. Ad arricchire l’allestimento subentra poi una serie di dipinti dell’artista Richard Unglik, a loro volta prestito della Micro Folie départementale di Nizza, uno spazio di 300 metri quadrati dedicato all’innovazione, alla creazione e alla diffusione culturale.
Vi si possono dunque trovare il quartiere Haut-de-Cagnes con il castello e la scuola del vecchio borgo oltre che il quartiere Cros-de-Cagnes con il villaggio dei pescatori e la chiesa tradizionale. Accanto a essi figurano anche il quartiere dell’Ippodromo, sul cui lungomare vengono disputate le corse ippiche, e il centro, fatto di negozi, locali e persino un municipio con tanto di sindaco Louis Nègre.
Informazioni pratiche
L’esposizione sui Playmobil di Cagnes-sur-Mer si è aperta lo scorso sabato 30 novembre e sarà accessibile, come accennato, sino al prossimo mercoledì 19 febbraio.
Essa segue in sostanza gli orari della Ludoteca municipale (3, Rue Louis Négro), ovverosia tra mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 18.
La maggiore curiosità dell’iniziativa risiede però nella possibilità per gli utenti più piccoli o più appassionati di cimentarsi a giocare con i vari personaggi messi in scena.
L’evoluzione del mondo Playmobil oltre Cagnes-sur-Mer
Playmobil è una linea di action figure in materiale plastico creata dalla società tedesca Geobra Brandstätter a decorrere dal 1974, nella volontà dell’allora direttore Hans Beck di compattezza e contenimento dei costi. A distanza di 50 anni, essa è evoluta sino a raggiungere una produzione pari a miliardi di pezzi e una presenza mediatica significativa, comprendente film e serie televisive ispirate al marchio.
I prodotti sono venduti in set ciascuno composto almeno da una figura e da un accessorio nonché corredati da un libretto di istruzioni per il loro montaggio, che comunque lascia spazio alla modulazione e alla creatività dei fruitori. A tratteggiarli e a renderli emblematici sono sia il design delle figurine, che ricordano bambini con arti mobili, sia il dettaglio di elementi costruttivi che le rende versatili e piacevoli.
LEGGI ANCHE: A Cuneo una mostra per i 50 anni del cubo di Rubik