“Agir pour les Glaciers”” (agire per i ghiacciai) in programma a Bourg-Saint-Maurice, in Savoia, dal 20 al 22 marzo 2025 nell’ambito dell’Anno internazionale dei ghiacciai, mira a promuovere soluzioni e cooperazione per le montagne.
Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), il 2023 è stato l’anno in cui i ghiacciai hanno perso la maggior massa degli ultimi cinque decenni. Questo scioglimento minaccia l’approvvigionamento idrico di quasi 2 miliardi di persone.
L’Anno internazionale dei ghiacciai
Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2025 Anno Internazionale dei Ghiacciai, sottolineando l’impatto del cambiamento climatico sul rapido scioglimento dei ghiacciai nelle Alpi. Guillaume Desrues, sindaco di Bourg-Saint-Maurice, ha recentemente sottolineato l’urgente necessità di agire per combattere questo fenomeno all’Università della Terra, a Parigi, il 14 e 15 marzo 2025.
Inoltre, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) ha rivelato che le montagne si stanno riscaldando a un ritmo doppio rispetto al resto del pianeta. Questo aumenta il rischio di inondazioni, erosione e valanghe.
Il programma

Il festival “Agir pour les glaciers” di Bourg-Saint-Maurice offre un programma vario di dibattiti, conferenze, spettacoli, proiezioni e attività all’aperto. La Friche Artistique et Solidaire ospita mostre, concerti, una libreria ed eventi letterari. La Scène – Le Savoy, invece, è la sede di conferenze e giornate di ricerca-azione.
Il festival prevede anche proiezioni parallele a La Coupole e La Cachette, oltre ad attività ed eventi all’aperto nel comprensorio sciistico di Arcs 1800.
Tra i momenti importanti ci sono la Giornata nazionale “Rifiuti zero in montagna”, incontri scientifici sugli ecosistemi post-glaciali, workshop di consultazione dei cittadini e discussioni sulla conservazione dei ghiacciai.
Le serate saranno scandite da proiezioni di film, concerti e performance artistiche. Infine, un villaggio di associazioni e laboratori partecipativi, come quello di riparazione dei tessuti, daranno ai visitatori la possibilità di impegnarsi nella tutela dell’ambiente montano.
Ghiacciai: una riserva d’acqua a tempo determinato
Lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta una minaccia diretta per il 70% delle riserve mondiali di acqua dolce. In risposta, sono state messe in atto diverse iniziative. In Svizzera si utilizzano teloni riflettenti per rallentare lo scioglimento estivo dei ghiacciai. Altre regioni stanno favorendo la riforestazione in quota per limitare l’erosione e stabilizzare il suolo.
Il 21 marzo si celebra la Giornata mondiale dei ghiacciai, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua. A Parigi, presso l’UNESCO, gli esperti discuteranno dell’impatto dello scioglimento dei ghiacciai sulle risorse idriche e sugli ecosistemi. Inoltre, è stato lanciato il Decennio d’azione per le scienze criosferiche (2025-2034) per intensificare la ricerca e il monitoraggio dei ghiacciai. Il Rapporto mondiale sull’acqua 2025 si concentra quest’anno sulle montagne e sui ghiacciai d’alta quota. Proporrà strategie di adattamento e di gestione sostenibile dell’acqua.
Lo scioglimento dei ghiacciai solleva anche questioni legali. Alla conferenza “Ghiacciai e Dirotto”, del 15 marzo 2025 al Forte di Bard, è stato confermato che i ghiacciai sono considerati proprietà pubblica inalienabile. Lo scioglimento dei ghiacciai ha peraltro modificato il confine tra Italia e Svizzera, tra Valle d’Aosta e Vallese.
L’UNESCO e l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), con il sostegno di 75 organizzazioni internazionali e 35 Paesi, stanno collaborando alla creazione di sistemi di monitoraggio e di allarme rapido. Alcune località montane stanno adottando modelli più sostenibili, privilegiando l’ecoturismo e la gestione razionale delle risorse naturali.
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