Secondo il rapporto annuale della Camera di commercio di Torino, nel 2024 il tessuto imprenditoriale della città ha rallentato la sua corsa, ma è sempre molto ampio.
A perdere terreno sono soprattutto i settori tradizionali come commercio e industria, mentre si conferma la tenuta dei servizi e la vitalità dell’imprenditoria straniera.
1700 imprese in meno
La città metropolitana ha chiuso l’anno con circa 1.700 imprese in meno rispetto al 2023 (220.860 imprese attive nel 2024 contro le 222.538 dell’anno precedente). Il saldo tra nuove aperture e cessazioni è tornato negativo, seppur di poco, interrompendo una tendenza positiva che durava da tempo (-0,01% il tasso di crescita).
Anche il tasso di sopravvivenza delle imprese nei primi tre anni di attività, solitamente un buon indicatore di stabilità, è sceso in modo significativo (dal 71,8% al 68,4%). Per la Camera di commercio di Torino si tratta di un segnale d’allarme: il rilancio post-pandemico sembra esaurito.
Commercio e industria in calo, crescono i servizi, in particolare alla persona
Le attività commerciali, soprattutto i negozi tradizionali e il commercio ambulante, diminuiscono, mentre cambiano le abitudini di consumo anche con la concorrenza dell’e-commerce (commercio complessivo -1,8%; commercio al dettaglio in sede fissa -3,4%). Anche l’industria prosegue la sua lenta contrazione, con una perdita diffusa in quasi tutti i comparti (industria manifatturiera -1,7%).
Il settore dei servizi resta ora il motore principale dell’economia torinese. Crescono le attività legate alla consulenza, alla formazione, alla salute e al benessere (servizi alle persone +1,4%), all’assistenza sanitaria (+3,7%) e ai corsi di aggiornamento professionale.
Imprese giovani e femminili in difficoltà
Cala il numero di imprese avviate da giovani sotto i 35 anni, che rappresentano ormai solo il 9,1% del totale (20.295 imprese giovanili, -644 in un anno). Il numero delle imprese femminili è in lieve diminuzione (-0,7%), mentre si conferma il dinamismo dell’imprenditoria straniera, in costante crescita da oltre un decennio (+2,38% nel 2024).
Negli ultimi dieci anni è cambiato anche il profilo dell’imprenditore medio, oggi più anziano e spesso coinvolto in percorsi di consolidamento piuttosto che in nuove iniziative (le posizioni imprenditoriali under 29 sono calate del 13,5% rispetto al 2015).
Per contrastare la frenata dell’iniziativa imprenditoriale, la Camera di commercio di Torino ha rafforzato i suoi programmi di supporto. I servizi gratuiti vano dalla consulenza individuale all’accompagnamento per gli imprenditori stranieri (43.104 le posizioni imprenditoriali straniere nel 2024), fino a percorsi di formazione finanziaria e laboratori pratici.
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