Anche per memoria, teniamo traccia della visita del presidente della Regione Auvergne Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke a Torino, Cortina d’Ampezzo e Varese in Lombardia, tra il 9 e l’11 aprile 2025.
Aveva probabilmente la possibilità di collegare in agenda alcuni eventi: una doverosa presenza al cambio di presidenza della Quattro Motori (tra Lombardia e Catalogna, presente il Baden-Würrtemberg e appunto Auvergne Rhône-Alpes) e l’inaugurazione della nuova sede del segretario Interreg Italia-Francia a Torino (l’autorità di gestione è della sua Regione, a Lione). Con l’occasione ha prolungato il viaggio fino a Cortina d’Ampezzo, per dare un’occhiata alla preparazione dei giochi olimpici invernali in Italia del 2026, in vista di quelli del 2030 nelle Alpi francesi.
Era accompagnato da Nicolas Daragon, vicepresidente con delega ai fondi europei e sindaco di Valenza, da Pierre Oliver, consigliere regionale con una delega ai fondi europei, sindaco del II Municipio di Lione, e forse candidato sindaco nel 2026.
Pur con una agenda di massima, Panneckouke ha incontrato molte persone, è stato un modo per portare la sua Regione in tre ambienti regionali e alpini e per dare luce ad alcuni temi politici e a lavori in corso, dal Fréjus all’idrogeno, dalle prossime due Olimpiadi invernali all’economia in transizione. Così, anche se un po’ alla veloce, si è parlato anche di seconda canna del Fréjus, del pattinaggio di velocità a Torino nel 2030, di un modello di Olimpiadi invernali dopo il 2030.

A Torino, al segretariato Interreg Italia-Francia Alcotra, da Cirio e da Lo Russo
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