La Scuola per la Montagna in Piemonte sembra un po’ una goccia nel mare, un tentativo minimale per intervenire sullo spopolamento. Si tratta in effetti di un fenomeno molto più ampio rispetto ai mezzi messi in campo.
Con la pandemia, parecchie persone si spostarono a vivere in montagna e nacque l’idea che fosse possibile favorire un ritorno ad abitare in altitudine. Erano dunque necessari degli strumenti di accompagnamento.
Così, nel 2022 la Città metropolitana di Torino, in modo un po’ verticale o top-bottom, come si dice, e in collaborazione con l’Università, ha dato vita a una iniziativa pilota, la Scuola della Montagna. Rivolta a nuovi potenziali residenti, provenienti da tutte le regioni italiane, accoglie al massimo 20 persone in formazione e si tiene una volta all’anno. Rivolta a nuovi potenziali residenti, provenienti da tutte le regioni italiane, accoglie al massimo 20 persone in formazione e si tiene una volta all’anno. Dispone di uno sportello di orientamento ed esiste ormai da tre anni.
In questi giorni, la Città metropolitana ha aperto la manifestazione di interesse per la Scuola di Montagna 2025, fino al 13 luglio. L’iniziativa si terrà dal 3 al 5 ottobre nel comune di Sparone, in Valle Orco ed è gratuita.
Una scuola per vivere e lavorare in montagna
La Scuola di Montagna dura infatti soli tre giorni: di formazione, visita e di conversazioni con esponenti delle comunità locali, ben interessati ad accogliere nuovi abitanti. L’obiettivo è fornire strumenti di conoscenza e di comprensione a persone, gruppi e famiglie che pensano a una vita abitativa o professionale nelle valli alpine.
La Scuola ha ospitato finora sessanta partecipanti, in tre edizioni precedenti, nel 2022 in Val di Susa (Bussoleno e Condove), nel 2023 nelle Valli di Lanzo (Viù e Usseglio), nel 2024 in Val Pellice (Torre Pellice, Bobbio Pellice e Rorà).
Dalla comunicazione della Città metropolitana non si evince quanti di questi sessanta partecipanti abbiano finora deciso di andare a vivere in montagna. Nel 2025 tocca comunque alla Valle Orco.
Esperienza diretta per capire possibilità e problemi
La formazione avviene con il supporto del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e di una ONG di Torino, SocialFare / Centro per l’Innovazione Sociale. Vi sono quattro temi: abitare, lavorare, accedere ai servizi e costruire relazioni con le comunità locali.
Anche con un approccio di rete e di relazioni di comunità, si parlerà con gli abitanti, si faranno visite ai luoghi e a esperienze produttive già avviate. Ci saranno confronti sui costi e le normative per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili, sulle opportunità imprenditoriali e sui servizi disponibili in montagna.
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