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    Home » Articoli » L’Insalata russa, un classico cosmopolita dal cuore sabaudo
    Nos Alpes Cuisine

    L’Insalata russa, un classico cosmopolita dal cuore sabaudo

    Giorgia GambinoGiorgia Gambino10 Agosto 2025
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    Insalata russa, Salade russe
    Insalata russa, Salade russe
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    L’Insalata russa è uno di quei piatti che sembrano non appartenere a nessun luogo preciso ma che ogni famiglia, ogni regione e ogni Paese ha fatto proprio nel corso del tempo. Eppure, a dispetto del suo nome e delle sue origini complesse e cosmopolite, questa specialità fredda ha una versione piemontese dal carattere ben definito, radicata nella cultura gastronomica del nord Italia.

    Qui, nell’Ottocento sabaudo, era preparata l’Insalata rusa (cioè “rossa”) a base di barbabietole, poi adattata nel tempo con ingredienti come patate e carote introdotti secondo leggenda in occasione della visita dello zar Nicola II in Italia nel 1909. La tradizione piemontese, aristocratica ma anche profondamente contadina, l’ha trasformata in un antipasto raffinato e conviviale, sempre presente grazie a semplicità e versatilità nei pranzi di festa e negli aperitivi delle grandi occasioni.

    Gli ingredienti

    L’Insalata russa si compone di pochi ingredienti principali tra cui le verdure sue protagoniste, ovverosia patate (500 grammi), carote (250 grammi), pisellini (250 grammi) e cetriolini sottaceto (150 grammi). A legare il tutto è poi una maionese fatta in casa (250 grammi), preparata con uova (uno intero), olio di semi di girasole (230 grammi), succo di limone (20 grammi), aceto di vino bianco (20 millilitri) e sale quanto basta.

    Le varianti di questo piatto sono molte e, date la sua innata versatilità e la sua naturale diffusione, tutte quante più che legittime, così come le variegate decorazioni con uova sode e prezzemolo ma anche fette di carne e quenelle. Accanto ad aggiunte come tonno sotto olio o uova sode a cubetti, altri la impreziosiscono con pollo lessato, prosciutto cotto o capperi oppure, per chi desidera un richiamo alla versione antica piemontese, qualche dadino di barbabietola cotta.

    La preparazione dell’Insalata russa

    La preparazione dell’Insalata russa prende il via dalle verdure, che devono essere cotte separatamente in acqua bollente salata rispettandone le corrette tempistiche (7 minuti per le patate, 5 minuti per le carote, 6 minuti per i piselli). Raffreddarle poi completamente lasciandole a riposo poggiate su di un piatto piano al fine di evitare che l’umidità generata durante la loro bollitura rovini la consistenza finale dell’antipasto.

    Nel frattempo, è possibile concentrarsi sulla maionese, alla quale va comunque dedicato un certo grado di attenzione per evitare che essa impazzisca rovinando in tale modo il risultato finale auspicato dal piatto. Frullare dapprima i tuorli con il succo di limone, successivamente unire l’olio extravergine di oliva a filo e montare a mano o con uno sbattitore elettrico sino a ottenere una crema liscia, da completare alfine con un goccio di aceto e un pizzico di sale a piacere.

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    Una volta pronte le verdure e la maionese, condire le prime all’interno di una ciotola capiente con olio, aceto, sale, pepe e i cetriolini a pezzetti, ultimando ancora con la seconda e amalgamando bene tutti gli ingredienti. Il servizio deve avvenire rigorosamente dopo un tempo di riposo pari a 3 ore trascorso in frigo, un passaggio fondamentale per fare assumere alla pietanza un gusto pieno e armonioso.

    Al momento di servirla, l’Insalata russa si presta bene a differenti tipologie di presentazione, come la disposizione all’interno di una terrina elegante, a cupola su di un piatto da portata in versione monoporzione con stampini o bicchierini. Essa è tendenzialmente considerata un antipasto, anche grazie al suo carattere goloso ma sostanzioso, però può tranquillamente essere abbinata a piatti freschi a base di carne o pesce come contorno tipicamente estivo. 

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    Giorgia gambino
    Giorgia Gambino
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    Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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