In Valle d’Aosta le giornate del patrimonio 2025 diventano Plaisirs de culture e occupano due weekend e un’intera settimana. Si tratta di un evento molto articolato che si svolge ormai da 13 anni, e coinvolge associazioni, enti culturali esperti con oltre 120 eventi in 13 comuni.
Castelli, musei, siti archeologici, borghi, cantieri e laboratori si aprono al pubblico con visite guidate, mostre, spettacoli, concerti e attività per famiglie. Lo stile è quello delle altre giornate europee del patrimonio nelle Alpi, ma qui è tutto il territorio che partecipa. Gli stessi valdostani vanno in giro, come comprensione dei propri luoghi. Per il turista o la persona interessata è poi veramente un’occasione di scoperta e anche di meraviglia, spesso inattesa.
Bisogna tenere a mente quante sono numerose le attività: non si può far tutto in un solo anno.
Questo articolo di riepilogo offre un’idea di cosa si può fare e vedere, ma è una buona idea guardare il programma di quest’anno e già immaginare le visite dei prossimi anni e dei nuovi Plaisirs de culture. Si potrà tenere anche conto delle nuove aperture, delle variazioni delle presentazioni, dei nuovi eventi e del tema europeo annuale. Per il turismo – nelle strade del centro di Aosta a settembre oltre al francese si sentono molto anche l’inglese, il tedesco e lingue scandinave – è anche un buon momento, di visita e scoperta, dopo la parte centrale dell’estate.
L’apertura ad Aosta tra luci, teatro in un palazzo simbolo
Venerdì 19 settembre l’evento si è aperto ad Aosta con lo spettacolo Omnia cum lumine a Palazzo Roncas. Con replica sabato 20 settembre, i cortili del palazzo si sono accesi di luci con proiezioni a ciclo continuo sull’architettura barocca. Durante la settimana, Palazzo Roncas è accessibile anche con visite guidate per scoprire i cicli di affreschi e gli interventi di restauro.
La dimora seicentesca – uno degli edifici simbolo della città – restaurata dopo essere stata in ultimo una caserma dei Carabinieri, ha ospitato visite teatralizzate dedicate alla vita del barone Pierre‑Léonard Roncas, a cura dell’Università di Torino e dell’associazione Contrasto Teatro. E questa per esempio è una novità recente di Plaisirs de culture.
Castelli e cappelle tra medioevo, arte sacra e restauro
Il Castello di Issogne vede l’apertura straordinaria della sacrestia della cappella per la mostra Incantevoli immagini dagli altari di Georges de Challant, dove sono esposte le ante dipinte dell’altare restaurate e il Messale miniato del 1499. Le visite saranno condotte dal personale della Soprintendenza.
A Verrès, il castello offre due visite guidate curate dal professor Bruno Orlandoni, che esplora le anomalie architettoniche dell’edificio tardo medievale, con accesso a spazi solitamente chiusi al pubblico. A Saint-Denis, il Castello di Cly ospiterà una narrazione in tre tappe, dal Medioevo al presente, condotta dai giovani dell’Associazione Italiana Giovani Unesco.
Al Forte di Bard si potrà partecipare a una visita tematica sull’evoluzione della struttura militare e sui suoi usi nei secoli. A Pont-Saint-Martin, la chiesa di Fontaney sarà oggetto di una visita dedicata al restauro dell’edificio e del suo cimitero.

Archeologia e paesaggi culturali in chiave immersiva
Tra le esperienze immersive, ad Aosta si potrà visitare il sito della villa romana della Consolata, dove uno scavo archeologico in corso sarà raccontato attraverso un viaggio virtuale con visori. L’attività permetterà di ricostruire digitalmente la struttura originaria della villa e comprenderne le trasformazioni.
Il MegaMuseo di Aosta ospita sabato 20 settembre la Passeggiata con il direttore, un tour guidato da Generoso Urciuoli, archeologo e responsabile della struttura. Il percorso si concentra sulle connessioni tra passato e presente, sulle modalità di allestimento e sulle reinterpretazioni museografiche. Il museo propone inoltre laboratori didattici per bambini e momenti di confronto sul paesaggio e la sostenibilità.
Durante la settimana, il pubblico può accedere anche a luoghi normalmente non visitabili, come i depositi e i laboratori della Soprintendenza regionale. A Quart saranno aperti i laboratori di restauro archeologico, dove tecnici e restauratori illustreranno le operazioni di conservazione e le tecnologie utilizzate.
Visite guidate e conferenze a tema architettonico si svolgeranno anche alla Cattedrale di Aosta, alla Collegiata di Sant’Orso e nei siti romani di Augusta Prætoria.
In Valgrisenche, sabato 20 settembre, lo storico Alessandro Celi presenta il progetto Sentieri di guerra, un itinerario sui segni militari ancora presenti nella valle: fortini, mulattiere e rifugi. L’incontro rifletterà sul ruolo storico delle Alpi nella costruzione dell’identità europea.
Borghi, architettura rurale e memoria collettiva
La rassegna si estende anche alla cultura materiale. A Donnas e Champorcher si potrà assistere alla lavorazione della canapa con telai manuali, visitando spazi comunitari e musei etnografici. La Fondation Grand-Paradis a Villeneuve e Introd, guiderà visite tra architetture religiose minori e spazi civili, illustrando la stratificazione del paesaggio del Gran Paradiso.
A Verrayes, la visita alla chiesa parrocchiale ridisegnata dal canonico e bontanico Pierre-Louis Vescoz sarà affiancata da un percorso nell’Arboretum, il suo progetto esemplare d’inizio Novecento di riforestazione e di consolidamento dei versanti montani, anche con l’impiego di varietà di provenienza lontana.
La Maison des Anciens Remèdes a Jovençan, organizza visite sul mondo delle piante alpine, con attività per famiglie sul tema del suolo, della biodiversità e dei rimedi naturali.

Musei, mestieri e invenzioni: la cultura del quotidiano
A Fénis, il MAV – Museo dell’Artigianato Valdostano – proporrà visite guidate all’abitazione tradizionale valdostana e laboratori per bambini, tra cui la costruzione di un villaggio rurale in miniatura. A Châtillon, il Castello di Ussel ospiterà la mostra Viaggio nel design, con opere e arredi dei maestri del Novecento, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti. Prima di passare alla proprietà della regione, il Castello di Ussel fu della famiglia Bich, e Marcel Bich (1914-1994) è stato il creatore della celebre penna Bic e dell’azienda collegata.
A Saint-Pierre, il Museo di Scienze Naturali “Efisio Noussan” sarà visitabile gratuitamente, con attività a tema fauna e leggende alpine. In parallelo, sarà possibile esplorare il Castello Sarriod de la Tour. A Gressoney-La-Trinité, l’Ecomuseo Walser offrirà visite guidate a una casa rurale del Settecento, integrata in un percorso culturale tra le frazioni.
Ad Aosta, presso il Centro Saint-Bénin, la sala museale Manzetti ospiterà una visita dedicata all’inventore aostano Innocenzo Manzetti, con i suoi prototipi legati al telefono e all’ingegneria urbana. Tra le sue opere, il sistema di potabilizzazione delle acque del Buthier e il municipio di Villeneuve.
Poiché si palra di architettura, martedì 22 settembre, il polo universitario di Aosta ospiterà Suoni dal mondo: architetture in musica. Qui siamo al contemporaneo e al globale: ci sarà una visita guidata al nuovo edificio universitario e un concerto dell’ensemble Tamtando, con molte percussioni e sonorità del mondo.
Esperienze all’aria aperta tra cammini e concerti
Poiché architettura è anche territorio e paesaggio, Plaisirs de culture propone anche attività escursionistiche e musicali. A Châtillon è prevista un’escursione guidata su un tratto della Via Francigena, che è molto apprezzato, perché in fondovalle eppure nascosto tra villaggi e quieto vivere. A Bionaz, sabato 20 settembre, si terrà un concerto gratuito del gruppo Fast Animals and Slow Kids nel contesto della rassegna Musicastelle, in un luogo raggiungibile solo a piedi.
Iniziative come il “giro-mura a pedali” ad Aosta offriranno visite itineranti sui restauri della cinta romana, tra l’altro utilizzando la nuova pista ciclabile.
Altre passeggiate culturali sono appunto previste a Cogne, Introd, Verrayes e Aosta, con attenzione al paesaggio di montagna, tra costruito e ambiente, alla trasformazione dei centri abitati e al confronto tra antico e contemporaneo. Tra i 120 eventi di Plaisirs de culture, bisogna dunque costruirsi un proprio programma.
DAI UN’OCCHIATA A TUTTE LE GIORNATE DEL PATRIMONIO 2025 DI CUI SIAMO RIUSCITI A PARLARE
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