Nel grande atrio della Mole Antonelliana, il Museo nazionale del cinema di Torino ospita “Manifesti d’Artista”, esposizione che propone un viaggio nella creatività grafica legata al mondo del cinema. Curata da Nicoletta Pacini e Tamara Sillo, essa riunisce dieci manifesti di grande formato a testimonianza di come l’immagine promozionale abbia saputo trasformarsi in espressione artistica autonoma.
I manifesti alla Mole Antonelliana
La mostra “Manifesti d’Artista” alla Mole Antonelliana offre una lettura inedita della comunicazione cinematografica, mettendo in risalto lavori solitamente custoditi nei depositi del museo e ora visibili per la prima volta. Tra questi, oltre alle già citate dieci grafiche, anche una rara brochure realizzata da Renato Guttuso per il film giallo datato 1949 “Riso Amaro”.
Alcune delle dieci opere selezionate provengono da fondi acquisiti tra gli anni Cinquanta e Settanta, quando il Museo nazionale del cinema inizia un lavoro sistematico di recupero di materiali legati alla promozione cinematografica. Per decenni conservati nei depositi, spesse volte perché troppo fragili o ingombranti, essi sono oggi esposti grazie a un complesso intervento di restauro e digitalizzazione che ne ha garantito la piena leggibilità.
Le opere in mostra
Tra i manifesti più significativi esposti alla Mole Antonelliana spiccano i lavori futuristi destinati alle proiezioni degli Anni Venti, caratterizzati da composizioni dinamiche e da una grafica che anticipa l’idea moderna di design. Altrettanto rilevante è la grafica di Aleksandr Rodčenko, icona del Costruttivismo sovietico, la cui presenza richiama il profondo legame tra sperimentazione artistica e cinema d’avanguardia.
Ancora, dalla sintesi grafica di Toddi e Vera D’Angara alle invenzioni visionarie di Baj e Guttuso, la selezione racconta la sperimentazione dietro cui si riconosce la mano di artisti che hanno portato nel segno grafico la vitalità culturale del loro tempo. I cartelloni esposti, creati per accompagnare l’uscita di film del periodo muto e sonoro, rivelano difatti una autonomia espressiva capace di prescindere dal prodotto cinematografico e promozionale.
Il percorso espositivo
L’allestimento della mostra “Manifesti d’Artista” alla Mole Antonelliana segue un criterio cronologico-tematico, dove le grafiche sono contestualizzate attraverso pannelli e materiali che raccontano produzione, studi coinvolti e tecniche di stampa. Gli spazi luminosi dell’atrio del polo espositivo consentono di apprezzarle nella loro scala originale, spesse volte superiore ai due metri, permettendo al pubblico di coglierne ogni dettaglio, dal tratto pittorico alle scelte tipografiche.
Per facilitare l’orientamento, il percorso si articola in tre nuclei, ovverosia “Avanguardie e sperimentazioni”, dedicato ai manifesti futuristi e costruttivisti e “Grafica d’autore nel cinema sonoro” che approfondisce le soluzioni eleganti e sintetiche della cartellonistica degli Anni Trenta e Quaranta. A questi si aggiunge la sezione “Il segno pittorico nel dopoguerra”, dove si ritrovano Baj e Guttuso, autori capaci di reinterpretare il linguaggio del manifesto in chiave contemporanea.
Informazioni pratiche
“Manifesti d’Artista” è visitabile presso la Mole Antonelliana, a sua volta costola e plesso espositivo del Museo nazionale del cinema di Torino, sino alla prossima domenica 22 febbraio. Essa segue come orario dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00 (chiusura settimanale il martedì), con ultimo ingresso consentito sino a una ora prima della chiusura.
Il biglietto è compreso all’interno di quello del Museo, mentre coloro che desiderano accedere esclusivamente all’esposizione possono acquistare un ticket dedicato al costo di 4,00 euro. L’allestimento segue peraltro i principi del “Design for all”, rendendo la visita accessibile e multisensoriale tramite riproduzioni visivo-tattili dei manifesti, audio-guide in italiano e inglese, traduzioni in LIS, audioletture e contenuti accessibili via QR e NFC.
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