Chambéry è stata protagonista, tra lunedì 8 e martedì 9 dicembre scorsi, delle Rencontres nationales Action Cœur de Ville, incontro tra amministratori e operatori pubblici impegnati nella trasformazione dei centri urbani francesi. L’evento ha rappresentato anche l’occasione per rafforzare il rapporto con la Banque des Territoires, partner storico del programma, attraverso nuovi strumenti e impegni finanziari a sostegno di progetti strutturanti per il territorio.
La convenzione
Nel quadro delle Rencontres, la Ville de Chambéry ha formalizzato la firma di una convenzione “site pilote” con la Banque des Territoires per la riqualificazione dei centri urbani cittadini. Tale dispositivo è pensato per accompagnare le collettività locali nello sviluppo di studi e strategie innovative, in particolare sulle tematiche della sobrietà nell’uso del suolo e dell’integrazione della natura in città.
La scelta della città capoluogo della Savoia non è casuale poiché essa è stata la prima ad avere aderito all’Atto II del programma omonimo, avviato per sostenere le realtà medie nella risistemazione dei loro punti chiave cittadini. Tale insieme di azioni si inserisce peraltro nella strategia più ampia del programma “Action Cœur de Ville”, al quale Chambéry partecipa dal 2018 e che si trova attualmente nella sua seconda fase 2023/2026).
Negli ultimi anni, difatti, sono stati svolti numerosi interventi tra cui la ristrutturazione energetica di edifici pubblici e infrastrutture urbane e la messa a disposizione di strumenti di ingegneria territoriale per il cambiamento climatico.
Il rilancio dei centri urbani a Chambéry
La convenzione per il rilancio dei centri urbani a Chambéry mette a disposizione un budget di più di 25 milioni di euro destinato a rafforzare l’azione comunale su quattro ambiti prioritari.
Tra questi spicca anzitutto la riduzione delle isole di calore che popolano il centro storico della città attraverso interventi di rinverdimento e de-impermeabilizzazione degli spazi privati. Si prosegue poi con la definizione del futuro della zona commerciale dei Landiers, chiamata a evolvere verso maggiore densità e mix funzionale.
Altri lavori prevederanno la mappatura delle continuità ecologiche, comprese le infrastrutture verdi, ovverosia gli ambienti naturali e seminaturali terrestri, e le infrastrutture blu, ovverosia le reti acquatiche e umide. Alfine, si tratterà anche di avviare azioni di contrasto alle cosiddette “vacanze abitative” o affitti brevi tramite l’elaborazione di un piano di azione mirato dopo una prima diagnostica urbana.
Altri progetti chiave per la città di Chambéry
Parallelamente, la Ville de Chambéry, l’Agglomération Grand Chambéry e l’agenzia Cristal Habitat hanno sottoscritto con la Banque des Territoires un protocollo di partenariato per il biennio 2025/2026.
Il primo progetto da essi avviato concerne la realizzazione di un nuovo centro di esercizio per autobus a basse emissioni destinato a sostituire l’attuale infrastruttura oramai non più adeguata. Tramite un investimento complessivo stimato pari a 25 milioni di euro, si auspica la transizione del parco mezzi dal diesel verso soluzioni elettriche e a biogas entro la fine del 2029.
Il secondo asse di intervento riguarda la riconversione dell’area industriale dismessa di circa quattro ettari denominata Rubanox, che dovrebbe essere trasformata in un grande “tiers-lieu” dedicato alle transizioni ecologiche, sociali ed economiche. Dopo gli interventi preliminari di demolizione, bonifica e messa in sicurezza della sezione nord, già oggi utilizzata per eventi e manifestazioni, il futuro complesso potrà ospitare in sicurezza manifestazioni pubbliche e private della città.
LEGGI ANCHE: Urbanistica a Ginevra: il progetto Croix Verte trasforma l’area del Pâquis










