“Anatomia di una caduta”, premiato il 7 gennaio come miglior film straniero ai Golden Globes, è ambientato in Savoia. Vincitore il 27 maggio scorso della Palma d’Oro di Cannes, il film di Justine Triet racconta di una coppia di scrittori, trasferiti in uno chalet nelle montagne savoiarde, in cui il marito viene trovato morto, con moglie sospettata di omicidio. Il figlio della coppia, con problemi di vista, scopre dopo l’evento e nell’aula del tribunale le complessità del rapporto dei genitori.
Il film è stato girato nella valle della Maurienne, a Villarembert (dove viene collocato lo chalet), e poi in altre località della zona, da Fontcouverte-la-Toussuire, a Saint-Léger e a Saint-Jean-de-Maurienne. Alcune scene sono poi ambientate nell’Isère, a Montbonnot-Saint-Martin e a Grenoble.
Il successo di “Anatomia di una caduta”
E’ uno dei film più visti nelle sale francesi nel 2023, con 1,3 milioni di ingressi. Anche grazie al riconoscimento di Cannes, è stato distribuito in altri Paesi, tra cui l’Italia. Negli Stati Uniti ha venduto oltre 1,2 milioni di biglietti. Il film non sarà presente agli Oscar: infatti, la commissione nominata dal ministero francese della Cultura gli ha preferito “La Passion de Dodin Bouffant” di Trần Anh Hùng.
L’immagine della montagna “oscura e sperduta”
Con l’ambientazione in uno “sperduto” chalet in Savoia, si conferma la vena narrativa europea che colloca in ambienti montani e alpini, considerati oscuri e ostili, lo svolgimento di gialli o di noir. Il filone è ricco di prodotti: in Italia ha un significativo successo la serie di “Rocco Schiavone”, ambientata in Valle d’Aosta, in Francia e Svizzera è ben conosciuta la serie “Alex Hugo”, che viene di solito girata nelle Alte Alpi, a Cervières, vicino a Briançon. Un’analoga serie, “Der Pass” (Pagan Peak) è ambientata sul confine tra Austria e Germania. Gli investigatori-poliziotti hanno tutti una storia simile: arrivano dalla città con alle spalle un passato da dimenticare.
Cosa succede in Italia
L’Italia ha candidato ai Golden Globe “Io Capitano”, di Matteo Garrone, dedicato all’emigrazione africana verso l’Italia e l’Europa. Tuttavia, il film che in Italia sta raccogliendo grande successo è di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani” che, con 4,7 milioni di biglietti venduti, ha superato anche negli incassi “Barbie” e “Oppenheimer”.