Il percorso italo-francese tra il Queyras e la Val Varaita, in provincia di Cuneo attraverso il colle dell’Agnello resterà chiuso anche dopo lo sgombero della neve. La strada sul versante francese sarà infatti chiusa dal 14 aprile al 27 giugno 2025, all’altezza del villaggio di Fontgillarde, nel comune di Molines-en-Queyras.
Una raccolta di firme è in corso e qualche voce di protesta si è estesa al versante italiano. L’impatto sulla circolazione italo-francese è evidente, ma limitato a un paio di settimane. La strada del colle, in particolare sul versante italiano, viene normalmente liberata dalla neve a metà giugno.

Bisogna rifare l’acquedotto del villaggio di Fontgillarde
La strada del Colle dell’Agnello sarà chiusa dal 14 aprile al 27 giugno 2025 a Fontgillarde, nel comune di Molines-en-Queyras, a 2000 metri di altitudine e a una decina di chilometri dalla frontiera, che si trova a 2.744 metri.
L’ordinanza di chiusura è stata adottata dal Comune di Molines-en-Queyras il 26 marzo e riguarda i lavori, per un importo di circa 332 mila euro, di rifacimento dell’acquedotto. Ne è interessata la strada che attraversa il villaggio e che va al colle.
Una parte dei lavori erano già in corso dal 30 settembre 2024, e anche allora ne fu bloccato l’attraversamento. Tuttavia, nell’occasione, era stata resa accessibile una pista forestale che consentiva di aggirare la zona dei lavori.

La protesta per il percorso italo-francese al colle dell’Agnello chiuso
E’ partita una campagna di raccolta firme sul versante del Queyras, che attualmente ha superato quota 560. L’argomento principale riguarda lo sviluppo turistico, che sarebbe danneggiato dalla chiusura.
Il colle dell’Agnello viene riaperto di solito intorno alla metà di giugno, e il blocco della circolazione, pur avviata dal 14 aprile, riguarderebbe il transito italo-francese soltanto per due settimane.
L’ordinanza del comune di Molines non è pubblicata sul sito web municipale. Sembra inoltre adottata senza che livelli di governo superiore ne abbiamo dovuto rilasciare autorizzazione, pur essendo di interesse italo-francese. Non se ne è avuta notizia in altri incontri, come al Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale di Nizza del 7 febbraio 2025 o alla Commissione Intergovernativa (CIG) per il miglioramento della circolazione nelle Alpi del Sud.
I progetti di estensione dei tempi di apertura
La Provincia di Cuneo, insieme al Dipartimento delle Hautes Alpes e ad altri soggetti italiani e francesi, ha depositato un progetto, denominato RESIL-AV nell’ambito del programma Interreg Italia-Francia Alcotra per meglio monitorare le valanghe in particolare sul versante italiano.
Con un importo di 290 mila euro (su 1,8 milioni del totale del progetto), con studi preliminari e vari sensori da installare, la Provincia di Cuneo potrebbe riuscire ad anticipare lo sgombero della neve dalla strada e quindi la sua riapertura primaverile.
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