Il tunnel di Tenda sarà aperto al traffico il 28 giugno 2025 al mattino, in traffico alternato a senso unico sulla canna appena completata.
L’inaugurazione è confermata nel tardo pomeriggio di venerdì 27 giugno, con i due ministri dei trasporti, Philippe Tabarot e Matteo Salvini. Al mattino, si riunirà la Conferenza intergovernativa, che adotterà le ultime decisioni riguardo agli orari e alla gestione dell’infrastruttura.
Lavori ancora in corso e tempistiche notturne
Alcuni interventi sono ancora in fase di completamento, e negli ultimi giorni i media hanno dibattuto intensamente sugli orari del tunnel di Tenda aperto al traffico. Secondo il sito di Anas, tutti i materiali impiantistici sono stati prodotti e il 5 % deve ancora essere installato.

Si intende che la maggior parte dei lavori rimasti sarà svolta nelle ore notturne, e che vi saranno meccanismi di flessibilità. Sebbene in modo sottinteso, vi è uno sguardo alle possibili code e ai disagi che potrebbero giungere nelle prime settimane di funzionamento, in attesa di un periodo di maggiore stabilità. Prima dell’interruzione, circolavano al Tenda una media di 3.500 veicoli al giorno, un numero ragguardevole per un piccolo valico e tunnel di montagna.
La velocità sarà limitata a 70 km/h con traffico a senso unico alternato. In passato, i tempi di attesa massimi avevano raggiunto i 45 minuti, anche se generalmente si trattava di fasi relativamente più brevi.
Mantenere la calma
Negli ultimi giorni tutti hanno cercato di non alzare i toni, a parte qualche richiamo all’ordine e qualche gesto di dissenso. Alcuni sindaci italiani non saranno presenti all’inaugurazione del 27 giugno. Tra questi la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha indicato ragioni personali, mentre il sindaco di Roccavione, Paolo Giraudo e la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra Giulia Marri hanno annunciato la loro assenza come gesto politico di censura sui ritardi e sui costi.
Anas aveva pubblicato un comunicato diffidando dal promuovere notizie non confermate, e la deputata cuneese Chiara Gribaudo (PD) aveva lamentato la scarsità di informazioni. Si tratta di rappresentanti politici che sono all’opposizione al governo nazionale, guidato da Giorgia Meloni e regionale, da Alberto Cirio. Vi è stata la tentazione di fare dell’inaugurazione una festa, ma con queste posizioni politiche e del buon senso, la tendenza sarà alla sobrietà.
Sul versante francese, poi si osserva un composto silenzio, in attesa dell’apertura. Soltanto il presidente del dipartimento delle Alpi Marittime, Charles-Ange Ginésy, nel mattino del 26 giugno, ha diffuso un comunicato per sottolineare i costi e i tempi eccessivi. È segno che comunque vi sono diversi malumori inespressi.
A Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda viene riconosciuto di aver detto, per primo, dell’inaugurazione fissata al 27 giugno. Lo aveva saputo dal ministro Philippe Tabarot.
Si capisce che l’apertura avviene nei tempi indicati, cioè il 27 giugno e senza altri ritardi, perché sul piano politico, i due ministri, Tabarot e Salvini, hanno prima chiesto se la data fosse praticabile, e poi la hanno imposta.
I soggetti tecnici coinvolti hanno dovuto quindi trovare le soluzioni per raggiungere il risultato. In questo modo i lavori di installazione degli impianti si sono svolti in parallelo ai collaudi di quelli già posati, i test di sicurezza si sono svolti in completezza ma proprio a ridosso della data di presenza dei ministri. Infine, la Conferenza intergovernativa si riunirà il 27 giugno al mattino, a poche ore dall’inaugurazione, e sarà la sede in cui si deciderà sugli orari di apertura.
Si fa tutto, insomma, ma in ordine di marcia.
Test di sicurezza
Lunedì 23 giugno un’incendio sarebbe stato simulato per verificare gli impianti antincendio e di ventilazione. Il giorno successivo, il 24 giugno, la galleria di 3,2 km tra Francia e Italia ha ospitato un’esercitazione strutturata.
Uno scenario realistico ha visto un tir italiano carico di materiali da costruzione urtare una parete a causa di una foratura, seguito dall’urto di un pullman scolastico con 35 alunni e due accompagnatori. Il motore del camion fittizio ha preso fuoco, sprigionando fumi che hanno invaso la galleria e si sono propagati verso il versante italiano. L’esercitazione si è conclusa con successo.
Il ministero italiano farà la seconda canna e ANAS asfalterà alcune strade a Limone Piemonte
Il 25 giugno il ministero delle Infrastrutture ha annunciato l’assegnazione di 37 milioni di euro per la progettazione esecutiva della seconda canna, quella storica del tunnel.
Oltre al finanziamento, la notizia conferma la volontà del ministero italiano delle Infrastrutture di conservare il ruolo di capofila nella realizzazione dell’opera. A dicembre 2024, durante le incomprensioni e gli attriti su una possibile apertura al traffico in modalità “cantiere“, si era anche ipotizzato di cedere questo ruolo alle autorità e ai soggetti tecnici francesi, pur mantenendo la suddivisione dei costi nei termini convenuti.
Inoltre, sempre mercoledì 25 giugno il Comune di Limone Piemonte e ANAS, l’ente delle strade che appartiene al Gruppo FS Ferrovie dello Stato, hanno firmato a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una convenzione per il rifacimento della pavimentazione di alcune strade comunali. Si tratta di una sorta di compensazione per il Comune che si trova a ridosso dell’infrastruttura e che ha ospitato nei suoi locali diverse riunioni.
L’intervento, che sarà definito entro ottobre, sarà coordinato con le opere di ripavimentazione della strada statale 20 del Colle di Tenda. In altri termini, mentre si asfalterà la strada statale, si metteranno a posto anche alcune strade comunali. Erano presenti il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi, il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi e l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme.
(aggiornato il 26 giugno al mattino dopo la diffusione del comunicato stampa del Dipartimento delle Alpi marittime)
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