La Savoia sta sviluppando un Piano delle Aree Naturali Sensibili (Schéma des Espaces naturels sensibles – ENS) per preservare la biodiversità di fronte ai cambiamenti climatici.
Il piano, adottato nel 2025, struttura la politica ambientale del Dipartimento attorno a una rete di diciassette siti naturali sensibili, distribuiti in tutto il suo territorio.
Gli Espaces Naturels Sensibles sono un programma nazionale francese che è complementare e parallelo al programma europeo Natura 2000. Si basano su uno strumento di gestione del territorio: la tassa dipartimentale sulle aree naturali sensibili, che consente l’acquisizione, la gestione o la valorizzazione di siti naturali di interesse ecologico, paesaggistico o geologico.
Lo Schema dipartimentale degli Espaces Naturels Sensibles fa parte di un approccio volontario volto a proteggere un patrimonio naturale eccezionale costituito da paludi, ghiacciai, foreste, prati e praterie alpine. Circa il 77% del territorio della Savoia è costituito da ambienti naturali che ospitano più di 15.000 specie animali e vegetali, diverse delle quali rare o minacciate. Tale ricchezza ecologica è particolarmente vulnerabile agli effetti del riscaldamento globale e delle pressioni umane.
Diciassette siti in Savoia

La rete ENS comprende in Savoia diciassette siti che sono stati classificati come “emergenti” nel 2025, in vista dell’assegnazione del marchio. Questi siti sono situati in aree diverse, dalle praterie secche di Grésin e Saint-Maurice-de-Rotherens alle zone umide del Col des Près, al lago di Sainte-Hélène, alla foresta alluvionale di Tournon e alla valle della Savine a Mont-Cenis. I siti sono stati selezionati in consultazione con le parti interessate locali, con l’obiettivo di garantire la rappresentatività dei fragili ambienti naturali.
Il programma ENS si basa su quattro pilastri: conoscenza scientifica (inventari, monitoraggio ecologico), conservazione e ripristino degli ambienti, accoglienza del pubblico e gestione del territorio. Tra le azioni previste vi sono la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, la gestione dei prati attraverso il pascolo e lo sfalcio e la creazione di percorsi didattici e strumenti di sensibilizzazione.

Ogni sito è oggetto di un’analisi ecologica e socio-economica dettagliata, seguita dallo sviluppo di un piano di gestione che illustra le problematiche, le misure da attuare e le risorse necessarie. Questo approccio concertato consente di combinare la conservazione dell’ambiente con gli usi locali, in un quadro non restrittivo ma strutturato.
Una politica a lungo termine
Dal 1985, i dipartimenti francesi sono autorizzati a sviluppare politiche a favore delle aree naturali sensibili. In Savoia, tale politica si basa su circa trent’anni di iniziative di conservazione e oggi mira a rafforzare la resilienza dell’ambiente di fronte alle minacce climatiche.
Il Dipartimento finanzia e coordina il programma, oltre a sostenere le organizzazioni locali nella gestione dei siti. “Di fronte all’erosione della biodiversità e agli effetti del cambiamento climatico, questo piano consolida il nostro impegno di lunga data nei confronti del nostro patrimonio naturale“, riassume Marie-Claire Barbier, vicepresidente del Dipartimento responsabile dello sviluppo sostenibile.
A complemento della rete Natura 2000
Gli Espaces Naturels Sensibles (ENS) e la rete Natura 2000 perseguono obiettivi simili in termini di conservazione della biodiversità, ma su scale diverse e all’interno di quadri giuridici differenti. Gli ENS fanno parte di una politica volontaristica perseguita dai Dipartimenti dal 1985, incentrata sulla protezione e la valorizzazione di siti di interesse ecologico, paesaggistico o geologico locale. Tale approccio si basa in particolare sull’acquisizione di terreni e sulla gestione concertata con gli attori locali.
Dal canto suo, Natura 2000 è un programma europeo, basato sulle direttive “Uccelli” (1979) e “Habitat” (1992), volto a conservare gli habitat naturali e le specie di interesse comunitario in tutta Europa. I siti Natura 2000 sono designati dagli Stati membri sulla base di criteri scientifici e la loro gestione prevede anche la consultazione degli utenti.
In Savoia, alcuni siti possono far parte sia della rete Natura 2000 sia essere riconosciuti come siti ENS, rafforzando la loro protezione reciproca. Tale approccio complementare permette di combinare una visione europea della conservazione con azioni concrete adattate alle problematiche locali.
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