Nel mese di luglio, il MegaMuseo di Aosta si propone come spazio vivo e aperto, capace di offrire al pubblico incontri, visite guidate e momenti di approfondimento su storia e archeologia legati alla mostra temporanea Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero.
L’obiettivo è andare oltre l’esperienza della semplice visita, proponendo un programma che unisce ricerca scientifica, narrazione e partecipazione.
Un percorso dietro le quinte
Il ciclo di appuntamenti si aprirà giovedì 3 luglio, alle 18, con un incontro dedicato al “backstage” di una mostra. Daria Jorioz, dirigente della Struttura Attività espositive della Regione Valle d’Aosta, racconterà come nasce un progetto espositivo: dall’idea iniziale all’allestimento, illustrando le fasi creative, organizzative e scientifiche che hanno portato alla realizzazione della mostra su Aosta e Pompei.
Venerdì 4 luglio, alle 18, sarà la volta dell’archeologa Alessandra Armirotti, responsabile delle attività scientifiche, di archeologia e di storia, del Megamuseo di Aosta, che dialogherà con il pubblico sul legame tra le due città protagoniste dell’esposizione. L’incontro offrirà una riflessione sul patrimonio materiale, evidenziando affinità urbanistiche e culturali che rispecchiano la visione politica di Augusto, tesa a unire territori diversi sotto un’idea comune di armonia e progresso.
Il fine settimana del 5 e 6 luglio, alle 17, sono previste visite guidate alla mostra. Un’occasione per approfondire oggetti, storie e ambienti, accompagnati da un racconto che restituisce la quotidianità delle due città antiche e mette in luce il valore simbolico della Concordia augustea. Le visite sono comprese nel biglietto di ingresso.
Venerdì 11 luglio, alle 18, Marta Berogno, egittologa e direttrice del dipartimento di Antico Egitto del Centro Studi Petrie, proporrà un viaggio nel culto della dea Iside, partendo dal tempio pompeiano per esplorare la diffusione iconografica e religiosa nel Mediterraneo. Iside diventa simbolo universale di rigenerazione e protezione, capace di attraversare culture e frontiere.
La fondazione di Augusta Praetoria e il legame con il cielo
Giovedì 17 luglio, alle 18, l’archeologa Stella Bertarione illustrerà le scoperte effettuate alla Torre dei Balivi nel 2012, dove è stato rinvenuto un raro blocco scultoreo legato al rito di fondazione urbana. I simboli agricoli e propiziatori scolpiti sul blocco richiamano l’atto rituale di aratura per segnare la nascita della città. L’analisi archeo-astronomica ha mostrato come l’orientamento urbano fosse pensato per allinearsi a eventi cosmici e segni astrologici, suggerendo un’intima connessione tra l’ordine imperiale e l’ordine celeste.
Il ciclo si concluderà venerdì 18 luglio, alle 18, con un incontro sul vino di Pompei. L’archeologa Maria Pina Garaguso accompagnerà il pubblico in un viaggio tra le taverne, i banchetti e i rituali sacri della città campana, raccontando come il vino fosse parte integrante della vita sociale e religiosa.
A seguire, la sommelier Elisa Bosonin guiderà una degustazione di vini vulcanici, prodotti su terreni ricchi di minerali e tracce di antiche eruzioni. Questi vini, caratterizzati da una marcata sapidità e complessità aromatica, offrono un’esperienza sensoriale che mette in dialogo terra, storia e identità.
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