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    Home » Articoli » Saint-Gervais, Demi-Quartier e Megève, come gestire gli impianti di sci in modo separato
    Economia e politica

    Saint-Gervais, Demi-Quartier e Megève, come gestire gli impianti di sci in modo separato

    Enrico MartialEnrico Martial15 Settembre 2025
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    Sur les pistes du domaine de ski entre Mégève, Saint-Gervais et Demi-Quartier, en haute Savoie (c) CC BY SA 3_0 4net Wikimedia Commons
    Sur les pistes du domaine de ski entre Mégève, Saint-Gervais et Demi-Quartier, en haute Savoie (c) CC BY SA 3_0 4net Wikimedia Commons

    Venerdì 12 settembre 2025, a pochi giorni dalla scadenza tecnica per l’avvio della stagione sciistica, i sindaci di Saint-Gervais-les-Bains e Demi-Quartier, Jean-Marc Peillex e Stéphane Allard, insieme al presidente della società SARMM, Mathieu Dechavanne, hanno annunciato un accordo per porre fine al conflitto con il comune di Megève. Da oltre un anno bloccava le prospettive gestione degli impianti nel comprensorio Évasion Mont-Blanc.

    Il compromesso, raggiunto con l’incoraggiamento della nuova prefetta dell’Alta Savoia, Emmanuelle Dubée, e con le pressioni dell’associazione “Vivre au Mont d’Arbois” (che riunisce 800 operatori economici) permetterebbe di avviare la preparazione della stagione turistica e di salvare l’inverno 2025‑2026. L’accordo definisce gli equilibri nella gestione degli impianti di risalita tra i tre comuni coinvolti, ma non è ancora perfezionato dall’adozione dei consigli comunali coinvolti.

    È interessante perché è un caso di negoziato intercomunale orizzontale, praticamente senza intervento dall’alto. L’immagine di una Francia centralista, che è un’idea corrente in Italia e in parte in Svizzera, presenta qui un caso di funzionamento orizzontale tra le istituzioni locali, certamente complesso ma che riesce a trovare uno sbocco.

    L’altro elemento importante da tenere presente, è che si tratta di soldi, perché i benefici delle infrastrutture dello sci vanno da un lato agli operatori e al lavoro e dall’altro anche ai comuni che le ospitano, che li riversano poi sui servizi e sui cittadini. La questione è quindi importante, molto importante.

    Si tratta di impianti di sci che partono da un comune e arrivano in un altro

    Il Mont d’Arbois è un territorio sciistico situato al confine tra i comuni di Megève, Saint-Gervais-les-Bains e Demi-Quartier, tutti parte del comprensorio Évasion Mont-Blanc. Gli impianti di risalita, tra cui la télécabine de La Princesse e la cabinovia del Mont d’Arbois, attraversano territori comunali diversi e sono stati storicamente gestiti da società distinte: SRMM per Megève e STBMA per Saint-Gervais.

    I ricavi del forfait unico per lo sciatore sono ripartiti, ma i contratti di gestione (DSP – Délégation de service public, in italiano è la concessione) presentano scadenze non allineate e responsabilità giuridiche non precise, contribuendo a generare una situazione complicata sotto il profilo amministrativo e della gestione.

    Febbraio 2024: salta il modello di gestione comune, esplode il conflitto

    Nel febbraio 2024, i tre comuni avevano avviato una procedura per affidare in modo congiunto con una concessione unica la gestione del “Domaine des Crêtes”, ma l’iniziativa non è proseguita, e il modello di gestione comune è stato superato. L’idea era di far affidare i contratti di concessione a partire da uno strumento comune, un syndicat intercommunal à vocation unique (SIVU), un ente pubblico di cooperazione intercomunale previsto dalla parte quinta del Codice francese degli Enti locali.

    Il mancato accordo sulla gestione comune ha segnato l’inizio di un conflitto aperto, aggravato dalla gestione della cabinovia La Princesse. L’impianto parte dal comune di Demi-Quartier (DSP, cioè concessione fino al 2032 con SARMM) e arriva a Saint-Gervais (con contratto di concessione scaduto e poi prorogato di anno in anno fino al 2025). Si trattava di un impianto con due concessioni, una per comune coinvolto, e affidate a un concessionario legato al comune di Mégève.

    Una situazione complicata e dunque in stallo da anni. La sovrapposizione di interessi sulla Princesse e sul Mont d’Arbois ha poi reso impossibile qualsiasi negoziato coordinato tra le amministrazioni. Sono anche partiti ulteriori passaggi giudiziari e comunicati stampa infuocati.

    Giugno 2024: Demi-Quartier trasferisce la gestione a Saint-Gervais

    A giugno 2024, Saint-Gervais e Demi Quartier si erano messi d’accordo sul trasferimento della gestione dell’impianto La Princesse. L’intesa partiva dalla concessione scaduta per la parte bassa dell’impianto, e dava per 25 anni concessione infine a STBMA (la concessionaria concentrata sulle attività di Saint-Gervais) la gestione unificata dell’impianto, escludendo la partecipazione di Megève. Saint-Gervais e Demi-Quartier facevano un passo netto per chiudere una delle due partite aperte, appunto quella de La Princesse.

    Infatti, la concessione per l’impianto della Princesse aveva tempi diversi: era appunto scaduta già nel 2019 e poi prorogata fino al 2025 per la parte bassa, ma sarebbe durata fino al 2032 per la parte superiore dell’impianto. Una situazione grottesca, è stato detto.

    Saint-Gervais ha da allora rilevato la gestione dell’impianto tramite STBMA, provocando il ricorso legale di SARMM per perdita d’esercizio degli anni successivi.

    La decisione ha dunque e ovviamente ulteriormente irrigidito i rapporti con Megève, già logorati. A quel punto SARMM, che perdeva la concessione fino al 2032 sfasata per la parte alta dell’impianto, depositava ricorso. Tra l’altro, per il conflitto in corso, la telecabina del Mont d’Arbois è rimasta chiusa nell’estate 2025. Ad agosto scorso, il comune di Mégève scriveva una lettera aperta ai propri cittadini, che presentava le proprie ragioni e mostrava il livello di scontro tra i due comuni.

    Settembre 2025: l’accordo, Saint-Gervais e Demi-Quartier e SARMM, Megève osserva

    Dopo mesi di confronti, l’accordo è arrivato l’11 settembre 2025, durante un incontro a Saint-Gervais. Alla presenza di Jean-Marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais, Stéphane Allard, sindaco di Demi-Quartier e Mathieu Dechavanne, presidente di SARMM, cioè la concessionaria di Mégève, è stato definito un accordo, in attesa della ratifica formale da parte dei consigli comunali. Ne ha dato notizia alla sera del 13 settembre il Dauphiné libéré, che ha ascoltato le voci dei tre protagonisti in cima agli impianti di Mont Arbois e poi un comunicato stampa del Comune di Saint-Gervais del primo mattino di domenica 14 settembre.

    L’intesa prevede che la concessionaria SARMM ritiri i ricorsi presentati contro i comuni di Saint-Gervais e di Demi-Quartier e riceva in cambio un’indennità forfettaria di un milione di euro a titolo di compensazione per la perdita d’esercizio legata alla Princesse e alla concessione che SARMM riteneva interrotta per la parte alta.

    Inoltre, Saint-Gervais si impegna a rinunciare a ogni pretesa di gestione sulla parte sommitale del Mont d’Arbois situata nel proprio territorio, riconoscendo a Megève il diritto esclusivo di gestione su quella porzione del domaine.

    Su questa base, sarà possibile affidare a Megève la gestione provvisoria per l’inverno in arrivo e aprire successivamente una nuova procedura per la delegazione di servizio pubblico (cioè di concessione) a partire dalla prossima stagione. Tra l’altro, a marzo 2026 ci saranno le elezioni comunali, anche con questo tema sul tavolo.

    Un compromesso un po’ inevitabile, con gli interessi che ci sono in gioco, ma non è finita

    La validità dell’intesa dipende ora dalla ratifica formale da parte del consiglio comunale di Megève, convocato per martedì 16 settembre. In base all’accordo, il Comune si impegnerebbe a versare su base annuale un milione di euro a Saint-Gervais come compensazione per la rinuncia alla gestione della vetta. In cambio, Megève otterrà la piena competenza operativa per la gestione del Mont d’Arbois. Gli attori locali, incluso il mondo economico, considerano il passaggio ormai piuttosto inevitabile.

    Se si osserva, almeno per quest’anno, è sempre un milione di euro che circola. Serve da un lato, su base forfetaria, a ricomporre il contenzioso tra Saint-Gervais e la società concessionaria per Mégève SARMM. Dall’altro serve per compensare la perdita che Saint-Gervais subisce per la gestione degli impianti che arrivano sulla sua porzione di territorio a Mont Arbois. Per quest’anno, un milione che entra e un milione che esce.

    L’esito, se si riesce a completare il procedimento, è che due parti del domaine Évasion Mont-Blanc saranno gestite separatamente, anche se tratte degli impianti ricadranno nell’altro comune. La gestione sarà da un lato di Mégève insieme a SARMM e dall’altro di Saint-Gervais con il comune di Demi-Quartier con la concessionaria STBMA.

    Sotto il profilo negoziale, e viste le resistenze dei comuni, sbloccare il problema della Princesse (che passa interamente a Saint-Gervais) consentirebbe di promuovere il superamento degli ostacoli a un accordo sul Mont d’Arbois (che passerebbe interamente a Mègève).

    Si tratta di una specie di accordo territoriale senza gestione comune, dove ognuno gestisce separatamente una parte degli asset. Alla fine, non è una faccenda così complicata.

    Democrazia deliberativa che funziona, anche se è complicato

    Il compromesso – sempre che venga ratificato il 16 settembre – è stato reso possibile anche dall’intervento della prefetta Emmanuelle Dubée, che si è svolto come azione di convincimento, e non come imposizione.

    Anche questo fatto è significativo della politica negoziale tra enti territoriali, ben lontana dalla narrazione che rimane ferma alla semplificazione sul “centralismo francese”, che certo sussiste, ma che ha evidenti forme di democrazia deliberativa e di confronto orizzontale tra enti, come questo esempio conferma.

    Un altro elemento che ha spinto verso una soluzione è l’associazione “Vivre au Mont d’Arbois”, che rappresenta ormai oltre 800 operatori turistici. È pur vero che il contenzioso riguarda soldi per le casse comunali, ma la stagione invernale è un fatto d’impresa, anche molto grande, per il turismo e il suo indotto.

    Sono posti di lavoro, fatturato, aziende, investimenti, mutui bancari.

    La data simbolica del 15 settembre era considerata il termine ultimo per avviare i preparativi tecnici e il reclutamento del personale per la stagione 2025‑2026. I sindaci, tutti e tre, di Saint-Gervais, Demi-Quartier e Megève, ne devono pur tenere conto.

    LEGGI ANCHE: Cinque stazioni di sci della Valle d’Aosta su Ikon Pass

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    Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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