Il Trek d’Eau si configura quale itinerario tra alcuni degli specchi di acqua più noti della bassa Valle d’Aosta, in un efficace collegamento naturale e culturale Parco del Mont Avic e Valle di Champorcher sino al Forte di Bard. Si tratta di un cammino progettato per essere affrontato a piedi, presentato ufficialmente al pubblico durante una due giorni che, tra sabato 18 e domenica 19 ottobre, ha proposto conferenze ed escursioni sul campo.
Il Trek d’Eau in Valle d’Aosta
Suddiviso su sette tappe per un totale di 78 chilometri (4.380 metri di dislivello positivo e 4.320 metri di dislivello negativo), Trek d’Eau attraversa diversi ambienti montani protetti della Valle d’Aosta. Esso può essere fruito secondo una doppia formula autonoma, in cui l’escursionista sceglie di organizzarsi in modo indipendente, o assistita, in cui può affidarsi a un supporto logistico per il trasporto dei bagagli e il pernottamento.
Dal versante naturale, il percorso conduce attraverso il Parco naturale del Mont Avic, l’escursionista può scegliere di organizzarsi in modo indipendente, dove sono presenti laghi, boschi e massi levigati dal ghiacciaio. Dal lato culturale, la tappa finale al Forte di Bard introduce un elemento di rilievo architettonico e militare, collocandosi come principio di connessione tra paesaggio e storia nel contesto alpino.
Dettagli
Il Trek d’Eau, in Valle d’Aosta, appare adatto a escursionisti con buona condizione fisica che desiderino una esperienza variata ma non necessariamente estrema o alpinistica. Pur essendo un sentiero concepito per camminate di bassa o media difficoltà, un equipaggiamento adatto composto da scarpe da trekking, abbigliamento tecnico e bastoncini risulta sempre consigliabile.
Prima della partenza è peraltro consigliabile verificare le condizioni meteo e lo stato dei sentieri, i quali, trattandosi di un ambiente montano, possono variare rapidamente. È inoltre suggerito di vagliare la cartografia aggiornata, i segnali sul campo e i punti di accesso o uscita poiché non tutti i tratti potrebbero essere dotati di infrastrutture moderne.
Gli itinerari dell’acqua tra Francia e Svizzera
Non è soltanto la Valle d’Aosta con il suo Trek d’Eau ad avere ideato percorsi escursionistici dedicati all’acqua nelle sue diverse declinazioni o proponenti immersioni tra storia e cultura locali. Esistono difatti vari itinerari tra Svizzera e Francia che, pur non essendo identici a quello valdostano per formula o finalità, presentano caratteristiche analoghe tra cui quella di lunghi cammini alpini che attraversano paesaggi scenografici e più confini.
Un primo percorso di rilievo è il Walker’s Haute Route che collega Chamonix (Alta Savoia) a Zermatt (Cantone del Vallese), su di una lunghezza di circa 180 chilometri e attraverso 11 valichi alpini e zone di alta quota. Il tempo necessario a percorrere tale tracciato, che alterna paesaggi glaciali, valli alpine e villaggi caratteristici, varia generalmente tra i dieci giorni e i quindici giorni a seconda del passo e delle varianti scelte.
Un secondo percorso di riferimento è il Tour du Mont -Blanc, che effettua un anello attorno al Massiccio del Monte Bianco attraversando Francia, Italia e Svizzera su 170 chilometri di lunghezza. L’itinerario, da affrontare in circa dieci giorni, tocca valli e passi nei tre Paesi, consentendo di osservare come l’ambiente alpino si modifichi sotto diverse tradizioni culturali e paesaggistiche.
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