Al Castello Gamba di Châtillon apre al pubblico Hyper Ovum di Mirella Bentivoglio, protagonista della nuova iniziativa del Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, intitolata Restauro contemporaneo.
Le opere esposte sono di grande interesse, e la mostra segue il filo della valorizzazione delle opere della collezione attraverso interventi di conservazione, studio e rilettura critica. Inaugurata il 20 dicembre scorso, la mostra sarà aperta fino al 22 febbraio 2026.
Otto elementi in legno di tiglio
Hyper Ovum, realizzata nel 1987, è un grande uovo ligneo composto da otto elementi curvilinei in legno di tiglio, cerati e incastrati in forma ovoidale, al cui centro è sospeso un uovo tornito. L’opera è frutto della ricerca verbovisiva di Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922 – Roma 2017), artista e poetessa che ha indagato per decenni il rapporto tra parola e immagine, con una pratica che attraversa la poesia concreta, la scrittura visiva, la poesia-oggetto e l’installazione ambientale.
Per Bentivoglio, l’uovo è una figura ricorrente, un archetipo universale che racchiude i concetti di origine, vita e trasformazione. In Hyper Ovum l’uovo diventa “hyper”, ovvero magnificato, simbolicamente espanso in forma e significato, in una sintesi che l’artista stessa ha definito come culmine del suo lavoro su questo tema.
La Regione Valle d’Aosta ha ricevuto in dono l’opera nel 1988, in seguito alla mostra monografica allestita alla Torre del Lebbroso di Aosta tra il 1987 e il 1988, dodicesima tappa del ciclo Valle d’Aosta Cultura curato da Janus (Roberto Gianoglio), figura centrale nella valorizzazione artistica della regione negli anni Ottanta. Da allora Hyper Ovum non era più stata esposta.

Il legame con la Valle d’Aosta
La relazione tra Mirella Bentivoglio e la Valle d’Aosta è più che episodica: risale alla sua giovinezza durante la Seconda guerra mondiale, quando visse due anni nella regione, ai piedi del Monte Bianco. In uno scritto, l’artista racconta come una leggenda valdostana – quella del ladro che tentò di rubare la luna costruendo una scala verso il cielo – abbia profondamente segnato la sua immaginazione. Nella sua lettura simbolica, la scala spezzata divenne la lettera “H” e la luna la “O”: elementi che compongono il titolo Hyper Ovum, ma che sono anche chiavi del suo intero linguaggio artistico.
Per Bentivoglio, la “H” rappresenta organizzazione, separazione, gabbia; la “O”, pienezza, manifestazione, materia sonora. L’intero progetto di Hyper Ovum si muove tra questi due estremi, evocando cicli cosmici, trasformazione e continuità, come in una liturgia visuale.
Simbolo cosmico, linguistico, femminile
In Hyper Ovum, la tensione tra ordine e apertura, gabbia e rinascita, si esprime nella struttura stessa: otto spicchi curvi formano un guscio che alterna pieni e vuoti, creando ombre dinamiche sull’uovo centrale. La forma richiama il fuso, oggetto mitologico legato alle Parche, ma anche alla fiaba della Bella addormentata, che cade nel sonno in cima a una torre. L’uovo, sospeso e cavo, è simbolo cosmico, linguistico, femminile.
Bentivoglio sviluppa qui una poetica delle lettere, visibile anche nelle due opere che accompagnano Hyper Ovum nella collezione del Castello Gamba, esposte nella Sala 12: Lapide alla congiunzione e La porta dell’Essere (Mutilazione per accentuazione). Entrambe riflettono sul valore della lettera “E” come simbolo del rapporto umano, della congiunzione, della possibilità – o impossibilità – di un legame.


Il restauro e la restituzione pubblica
Un complesso intervento di restauro compiuto nel 2025 ha reso possibile l’esposizione dell’opera. Lo ha realizzato la ditta Restauro e Conservazione Opere di Pittura di Cesare Pagliero di Savigliano, sotto la direzione scientifica di Alessandra Vallet e la supervisione tecnica di Antonia Alessi, per conto della Struttura patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta.
L’opera presentava fessurazioni e rotture lungo la venatura del legno, in parte dovute a rigidità strutturali disomogenee e all’invecchiamento dei materiali. Ogni elemento curvo è stato smontato e riassemblato con un sistema reversibile, in modo da facilitare futuri spostamenti e conservazioni. I tasselli danneggiati sono stati ricostruiti con inserti di faggio, mentre sulla superficie è stato applicato un protettivo a base di cera d’api effetto neutro, per preservare l’aspetto naturale del legno.
L’intervento ha incluso anche la pulitura del film ceroso superficiale, la correzione di ritocchi alterati e la protezione del nucleo interno con elementi di plexiglass, che garantiscono la stabilità dell’uovo sospeso.
Un invito alla visita
Con Hyper Ovum, il Castello Gamba inaugura un nuovo progetto di valorizzazione della collezione, che unisce conservazione, narrazione e approfondimento critico. La mostra è accompagnata da un supporto informativo dedicato, a cura di Davide Dall’Ombra, che ricostruisce il contesto storico e la poetica dell’opera.
L’esposizione rappresenta l’occasione per riscoprire l’opera di una delle artiste italiane più importanti della seconda metà del Novecento, la cui pratica ha saputo unire poesia, arte concettuale e riflessione sul linguaggio. Mirella Bentivoglio ha partecipato a biennali internazionali, promosso l’arte femminile e raccolto negli archivi donati al Mart di Rovereto e alla Biblioteca Nazionale di Roma una straordinaria eredità culturale.
Hyper Ovum è visibile al livello C del Castello Gamba, dal 20 dicembre 2025 al 22 febbraio 2026. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17. Aperture straordinarie il 29 dicembre 2025 e il 5 gennaio 2026. Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Per informazioni si può visitare il sito del Castello Gamba e telefonare al numero +39 0166 563252

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