Ancorché dolce e colorata, lieta e spensierata, questa Pasqua 2024 potrebbe rivelarsi più salata che mai e lasciare l’amaro in bocca per i rincari in ambedue Italia e Francia. Questi stanno interessando ogni aspetto della vita quotidiana dei singoli, dalla spesa alimentare allo svago del tempo libero e che durante le festività paiono pesare più che mai sui portafogli dei cittadini da un lato e dall’altro del confine.
Pasqua 2024: i rincari in Italia
Anche a scapito dell’assestamento dell’inflazione allo 0,8% avvenuto nell’ultimo mese, gli italiani avranno a che fare con più di un prezzo folle durante le settimane di Pasqua. Stando all’associazione di rappresentanza Assoutenti, queste festività rischiano di costare quasi 1 miliardo di euro in più, ovverosia circa 36 euro in più a famiglia, per un totale di spesa di 9,43 miliardi di euro.
Una delle prime categorie interessate da tali incrementi è quella alimentare, dove sono stati riscontrati aumenti medi del +4% su base annua, con picchi per prodotti come l’olio d’oliva (+46,2%), le patate (+14,9%) e la frutta fresca (+ 11,1%); non vengono risparmiati nemmeno le bevande gassate (+6,3%), l’acqua minerale (+ 4,4%), la verdura fresca (+4,2%), la carne ovina e caprina e i salumi (ambedue +3,8%). Stando alle stime la spesa in tale comparto ammonterà a 2,2 miliardi di euro, circa 200 milioni di euro in più rispetto ai 2 miliardi registrati nel 2023.
Anche il pranzo o la cena di Pasqua al ristorante non potranno certo dirsi economici, tanto da ammontare secondo le previsioni a 430 milioni di euro, ovverosia 30 milioni superiore ai 400 milioni dell’anno passato. Se per un pasto fuori un italiano spenderà quest’anno un +3,9% e per un caffè al bar un +3,3%, anche una esperienza culturale all’interno di un museo o di visita a monumenti storici sarà quest’anno più cara del +3,9%.
Non va meglio nemmeno per coloro che vorranno concedersi un periodo di vacanza e stacco dai propri impegni scolastici e lavorativi o per fare visita ai propri cari residenti in una altra regione. Nel corso dell’ultimo mese le tariffe legate ai trasporti sono aumentate notevolmente, raggiungendo il + 13,1% per i voli nazionali, il + 5,9% per i treni e il + 5,7% per i voli europei; notizie ancora peggiori concernono i soggiorni, lievitati del + 6,9% per alberghi e motel e del + 9,1% per le altre strutture, così come del + 8,7% per i pacchetti vacanza sulla Penisola. A livello più generale si tratta di una crescita di 700 milioni di euro dai 6,1 miliardi di euro del 2023 ai 6,8 miliardi di euro del 2024.
La situazione della Francia
La Pasqua 2024 riserverà però nuovi rincari anche in Francia secondo quanto monitorato dall’Institut National de Statisique et des Études Économiques (INSEE, Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici).
Uno dei primi settori a essere colpito è, come ovvio, quello alimentare, con un +15,8% su base annua nel solo mese di marzo; nel dettaglio, sono stati colpiti i prodotti freschi (+16,6%) e lo zucchero (+56,0%) ma anche l’immancabile cioccolato (+5,5% per tavolette, cioccolatini e uova) salito del +10,0% nell’arco di un solo anno. Aumentati anche i prezzi del tabacco (+7,8%) mentre per fortuna pare aver rallentato il settore manifatturiero (+0,4% dal +0,7% di gennaio).
Per contro le tariffe relative al trasporto sono rallentate anche se di poco (+2,8% dopo il +3,8% di gennaio), più nello specifico nei comparti aereo (+6,0%), ferroviario (+2,8%) e stradale (+0,8%). I prezzi degli affitti sono passati da un +3,0% a un +2,9% così come i prezzi dei ristoranti sono passati da un +4,5% a un +4,1%. A incidere però sulla spesa delle famiglie francesi sono l’energia, aumentata nel mese di febbraio del +9,3% per via del parziale ripristino delle imposte statali.