Il savoir-faire nella coltivazione delle vigne, le varietà di uve tipiche locali, i prodotti selezionati che derivavano dal lavoro della terra: quegli stessi territori da un capo all’altro delle Alpi occidentali che in passato erano teatro di scambi e confronti tra agricoltori sono stati protagonisti del progetto “Vi.A. Strada dei Vigneti Alpini”. Iniziativa Interreg Alcotra Italia-Francia per il quadriennio 2017/2020, essa ha avuto come suo scopo ultimo una consapevole valorizzazione della vocazione vitivinicola di regioni ora separate ma un tempo estremamente vicine quali Valle d’Aosta, Piemonte, Savoia e Alta Savoia.
Scheda tecnica
Il progetto “Vi.A. Strada dei Vigneti Alpini” ha preso il via nel novembre del 2017 con un apposito evento di lancio, proseguendo tra seminari e visite guidate sino alla giornata conclusiva dello scorso aprile del 2021. Esso ha beneficiato di un finanziamento complessivo pari a 2.545.894.50 euro, di cui 1.649.144,50 euro per l’Italia e 896.750,00 euro per la Francia; di questi, con di cui 1.401,772,83 euro per l’Italia e 762.237,50 euro per la Francia, 2.164.010,33 euro provenivano dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Sotto il capofilato della Città Metropolitana di Torino, l’iniziativa ha avuto come suoi partner italiani i Comuni di Pomaretto e di Carema, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la scuola valdostana Institut Agricole Régional e il Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna (CERVIM). I beneficiari francesi sono stati invece il Conseil Savoie Mont Blanc (CSMB), la Communauté de Communes Cœur de Savoie (CCCS), la Communauté d’Agglomération Grand Lac e l’ufficio Savoie Mont Blanc Tourisme.
Il progetto “Vi.A. Strada dei Vigneti Alpini”
Facente capo alla linea di azione denominata “Patrimonio naturale e culturale”, il progetto “Vi.A. Strada dei Vigneti Alpini” ha preso le mosse dalla constatazione del profondo legame che univa un tempo le montagne torinesi, valdostane e savoiarde. Assumendo quale punto di partenza la tradizione della viticoltura e il prezioso paesaggio delle vigne, l’iniziativa ha voluto valorizzare nuove proposte enoturistiche su ambedue i versanti delle Alpi; per fare ciò essa ha mirato a creare un inedito itinerario tematico transfrontaliero capace di mettere le peculiarità dei territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
Dal momento che i risultati conseguiti lungo quattro anni di progettazione sono stati molteplici, ci limiteremo nel paragrafo successivo a proporre una sintetica carrellata di quelli che a nostro avviso possono essere giudicati i più emblematici.
I risultati
Più nello specifico, in seno al progetto “Vi.A. Strada dei Vigneti Alpini”, sono stati anzitutto svolti studi circa l’identità dei vigneti alpini nonché circa la loro dimensione economica; questo ha portato alla stesura di una “Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini” nonché di una mappa viticola transnazionale. In aggiunta, analoghe valutazioni circa le specificità della viticoltura di montagna e le strategie di marketing e comunicazione a essa applicabili hanno condotto a proporre specifici percorsi di sensibilizzazione e formazione degli operatori locali.
Più concretamente, poi, ci si è concentrati sul recupero del patrimonio viticolo locale attraverso una prima ricognizione di percorsi di visita e punti panoramici nei vigneti italo-francesi. Mentre in Piemonte sono stati individuati sentieri pedonali o ciclistici tra Canavese, Pinerolese e Valle di Susa, in Valle d’Aosta è stata migliorata la possibilità di fruizione di alcune vigne emblematiche tra Morgex e Donnas oltre che riqualificata a spazio multifunzionale la Grandze del Castello di Aymavilles. Anche in Savoia e Alta Savoia è stata implementata l’accessibilità ai siti di interesse già presenti tramite rinnovamento della segnaletica e rifacimento di alcuni luoghi simbolo tra cui il Museo Régionale della Vigna e del Vino di Montmélian e i Chemins de l’Altesse di Aix-les-Bains.
Alfine è stata data vita a una WebApp trilingue e interattiva di informazione e indicazione per visite o soggiorni nei territori della viticoltura delle quattro regioni. Tale strumento permette la localizzazione di siti storici, monumenti, palazzi, castelli, chiese, musei, sentieri e cantine nonché di conoscere specifici eventi organizzati nelle località e incentrati attorno alla tematica del vino.
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